È stata tante cose Adele Cambria, giornalista, scrittrice, attrice per Pier Paolo Pasolini, femminista, donna di sinistra. Nata a Reggio Calabria nel 1931, si laureò a Messina e nel 1956 si trasferì a Roma dove ha sempre risieduto. Esordì come giornalista sul quotidiano Il Giorno e collaborò col Mondo di Mario Pannunzio, ma scrisse anche sull'Espresso, L'Europeo, Paese Sera, Il Messaggero, La Stampa, L'Unità. Nel 1971 incontrò Adriano Sofri e firmò il quotidiano «Lotta continua», per cui sarà processata dopo l'omicidio di Luigi Calabresi con l'imputazione di apologia di reato. Figura centrale nella cultura italiana pre e post-Sessantotto con Camilla Cederna ed Oriana Fallaci, fu vicina alla sinistra progressista e al Partito radicale di Marco Pannella ed è stata fin dagli albori una sostenitrice del movimento femminista. Negli anni Settanta fu direttrice della rivista «Effe», il primo magazine del movimento femminista e collaborò con la rivista Noi Donne. Autrice di opere di narrativa e altre destinate al teatro, Adele Cambria è stata fra le fondatrici del Teatro «La Maddalena» di Roma.
Dal 2000 al 2003 ha realizzato per RaiSat Album 39 trasmissioni televisive sull'immagine della donna, andate in onda con il titolo «E la Tv non creò la donna».
Fu grande amica di Pier Paolo Pasolini e recitò in tre film dello scrittore regista, «Accattone», «Comizi d'amore» e «Teorema». La cerimonia funebre si terrà sabato alle ore 15 alla Chiesa Rettoria San Salvatore in onda in via dei Pettinari 51, mentre la salma è esposta nella Camera Mortuaria dell'Ospedale FatebeneFratelli. «A me non piace piacere a molti, ma solo ai pochi a cui piaccio», era l'intestazione del suo blog, che è ancora attivo. Ma Adele era una donna gentile e ferma, e non poteva non piacere a chi l'aveva conosciuta.
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