Vinicio Marchioni e Francesco Montanari, da "Romanzo criminale" a "Zio Vanja": insieme a teatro

Vinicio Marchioni e Francesco Montanari, da "Romanzo criminale" a "Zio Vanja": insieme a teatro
di Roberta Marchetti
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Lunedì 4 Marzo 2019, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 13:32

Cechov fa sold out al Teatro Tor Bella Monaca e anche qualcosa in più visto che l’altra sera, alla prima, sono state aggiunte diverse sedie per non lasciare fuori nessuno del pubblico, che ha risposto con entusiasmo alla riedizione di “Uno Zio Vanja” nell’adattamento di Letizia Russo. Nei panni del protagonista Vinicio Marchioni, che firma anche la regia e dirige in scena con lui la moglie Milena Mancini, Francesco Montanari e Nina Torresi. Giovane e appassionato il parterre, a dimostrazione del fatto che attualizzare la storia del teatro è possibile e anche in periferia.

 

«Il teatro può e deve essere il fulcro della società - spiega Marchioni poco prima di andare in scena - Lo è nelle grandi città, nel centro come nelle periferie. Anche in un territorio complesso come quello di Tor Bella Monaca, nel momento in cui si offre la cultura, un luogo come questo, i giovani ma anche i non giovani rispondono». E hanno risposto in centinaia per tutto il weekend. L’opera, scritta nel 1896 e considerata una delle più importanti del teatro moderno è il manifesto delle occasioni mancate, dell’insoddisfazione e delle aspirazioni deluse. Rinunciare ad agire oppure reagire e fallire fino a mettersi in ridicolo, tra queste due scelte oscillano i protagonisti con cui è difficile non riconoscersi almeno un po’.

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