A Villa Wolkonsky auguri British in coro

A Villa Wolkonsky auguri British in coro
di Paola Pisa
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Mercoledì 18 Dicembre 2019, 10:35
Jingle bells, Holy Night e canti tradizionali invadono i saloni. Serata musicale e di solidarietà non solo verso i giovanissimi del Bambino Gesù ma anche per i gatti romani. L'albero gigante brilla di addobbi e decori e più festosa e natalizia che mai, Villa Wolkonsky accoglie cinquecento e più invitati per le amatissime Christmas Carols. Biglietti introvabili per ascoltare gli inni natalizi. Jill Morris, ambasciatore di Gran Bretagna, elegantissima in abito rosso, saluta personalità di diplomazia, cultura, società, e tanti connazionali con il suo affascinante sorriso e la coinvolgente energia. La Regina Elisabetta osserva dal ritratto di Annigoni, e in un attimo, come calamitati, tutti si radunano intorno al DiploChoir, coro formato dai dipendenti dell'ambasciata. Poi sciamano nella sala da ballo dove si eseguono Once in a Royal David's City, e poi The Holly and the Ivy. Seguono più di quindici carole cantate all'unanimità con il Campion Quartet. I piccoli si accucciano per terra e con i grandi mimano le parole e ballano. «Bravissimi - dice alla fine l'ambasciatore - vi trovo in gran forma. Faccio gli auguri a tutti e ringrazio il bravissimo Coro». Ad intonare canzoni e ballate, battere le mani, scambiare auguri ci sono l'ambasciatore di Australia Greg French e Giuliano Amato. Partecipano trentacinque giovani diplomatici italiani appena entrati in carriera che Jill Morris ha ricevuto e invitato a gorgheggiare. Nella lista degli ospiti Antony George Simpson ambasciatore di Nuova Zelanda, Beatrice Covassi Capo della Rappresentanza Europea in Italia, l'ambasciatrice di Malta Vanessa Frazier. Moltissimi i rappresentanti della comunità britannica a Roma, tra cui il Direttore del British Council Jane Costello, Giuseppe Albano della Keats and Shelley House, Stephen Milner dell'Accademia Britannica. Poi si aprono i ricchi buffet. Il ricavato delle vendite di vini, cioccolatini, teli, biscotti, va al Bambino Gesù. Parte delle vendite di magliette con baffuti gatti tocca al Rome Torre Argentina Cat Sanctuary. 
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