Policlino Gemelli, il sorriso di Esther rivive nei suoi fumetti

Policlino Gemelli, il sorriso di Esther rivive nei suoi fumetti
di Maria Serena Patriarca
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Mercoledì 22 Maggio 2019, 09:26

«Per noi oggi Esther vive. Lei viveva per il fumetto, ha lottato fino all’ultimo, è stata un’artista molto amata». Commossi Francesco Cristofori e Barbara Vesperini ricordano la figlia, fumettista e illustratrice, scomparsa un anno fa, a 21 anni, in seguito a un sarcoma. Ieri, nella hall del Gemelli, alla presenza degli stessi medici che l’avevano assistita dai 15 anni in poi, Esther è tornata a sorridere attraverso i suoi fumetti in mostra, la sua arte è diventata un messaggio di speranza per tutti quelli che l’hanno conosciuta.
 

 


«La testimonianza di Esther va oltre la sua malattia», afferma Antonio Ruggiero, direttore dell’Unità Oncologia Pediatrica Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e promotore della mostra, realizzata grazie all’ausilio della onlus COP- Coccinelle per l’oncologia Pediatrica, a cui andrà parte del ricavato dei disegni di Esther. All’incontro anche Bruno Cannucciari, disegnatore delle storie di Lupo Alberto. « Esther dava un’anima ai suoi personaggi», afferma Cannucciari sfogliando la raccolta di acquerelli e tavolette grafiche in cui lei immortalava i suoi animali fantastici. I disegni, nella personale “Il mondo di Esther, appunti viaggio oltre la malattia”, evocano bellezza, coraggio, angoscia e rabbia, e saranno esposti per cinque giorni davanti alla libreria del Gemelli.

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