Vip, note e arte a Palazzo Barberini per il Rome Chamber Music Festival

Vip, note e arte a Palazzo Barberini per il Rome Chamber Music Festival
di Lucilla Quaglia
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Lunedì 17 Giugno 2019, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 10:17

Note, vip e arte. Palazzo Barberini ospita la serata inaugurale del Rome Chamber Music Festival dall’evocativo titolo “Stelle nascenti”. Ovvero la creatura di Robert McDuffie, il violinista americano pazzo di Roma e della Roma, come ama spesso dire il maestro. L’happening va in scena nel salone Pietro da Cortona, dal nome dall’autore del meraviglioso capolavoro che domina la volta della sala, intitolato “Trionfo della Provvidenza”. Uno spazio che per molti eguaglia, in bellezza, la Sistina di Michelangelo. E in questo trionfo del Barocco il palazzo si apre ai romani come per incanto. Perché nei giorni del Festival il Salone si trasforma in un punto di incontro d’eccezione di tutti i capitolini che amano la buona musica: sulla ribalta, ieri sera, 25 tra i migliori giovani talenti del panorama internazionale.
 

 


Vengono da tutto il mondo anche per festeggiare il compleanno di McDuffie, che quest’anno coincide proprio con la serata inaugurale del suo festival, animato a Roma dall’infaticabile Jacopa Stinchelli, in corto abito semitrasparente bianco e nero su tacchi neri, capo coordinatore e direttore generale della Fondazione Rome Chamber Music Festival. Arrivano Serena Autieri, in abito color ghiaccio e capelli raccolti, con il marito Enrico Griselli. La diva abbraccia l’amica Anna Fendi, in collana etnica e blusa bianca, al braccio del suo Roberto Tedesco. Fa il suo ingresso Andrea Lucchesini, direttore Filarmonica romana. L’attrice Alessia Patregnani è con il fidanzato Manfred, Patricia Ruspoli in total white di lino, Maria Pia Ruspoli, in elegante total black su sandali, Leontina Pallavicino con Margherita d’Amico. Ci sono Didi Leoni, in lungo floreale, e Leontine Snell, mamma di Nathalie Caldonazzo. Fanno il loro ingresso Benedicta Boccoli, in ampio abito dai toni marrone che nasconde una dolce attesa, e il compagno Maurizio Micheli. Il fotografo Roberto Granata prende posto. E poi Riccardo Di Segni, rabbino capo della comunità ebraica capitolina. Un tripudio di colori, una festa della bellezza con tre capolavori della musica americana ed europea: Mendelssohn, Copland e Tchaikovsky. Poi, dopo il bagno di folla, tutti al vicino hotel deluxe su piazza Barberini con la famosa terrazza che affaccia sul Tritone del Bernini, per il ricevimento esclusivo. Circa cento gli invitati del dinner-buffet. Goloso menù a base di gnocchetto cacio e pepe, risotto alla parmigiana, piccola pasticceria e gran finale con torta millefoglie gigante e fragoline di bosco con le immancabili candeline. Si festeggia una serata magica per un festival che giunge così alla sua sedicesima edizione ricca di successo.
 

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