Quando tornerò incontrerò chi devo. Quella con la Rai è ancora una ferita ancora molto grande, mandare a casa un programma che faceva 4 milioni e non pagarne le conseguenze è molto grave.
Credo ognuno di noi debba lottare dove si trova, comunque e sempre». Anche se «la libertà ho dimostrato di sapermela conquistare», raccontare certe storie difficili in Rai «a volte è un po’ più difficile. Il direttore generale quando facevo l’Arena mi chiamava spesso di lunedì, a volte la domenica stessa. Una volta mi ha chiesto da che parte stessi. È il più bel complimento che mi si può fare». A proposito de Le dannate, spiega: «Questo libro è l’esatta risposta alla vicenda di Pamela Prati e il matrimonio. Quella è la speculazione sul nulla elevato a qualcosa di incredibile. Io credo invece in una tv che fa l’opposto, che racconta quelle che sembrano piccole storie e le fa diventare qualcosa di importante».
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