Un evento irripetibile che ha richiamato più di cento ospiti accolti dal presidente del Canottieri Roma, Massimo Veneziano e dal consigliere alla manifestazioni, Edmondo Lello Mingione.
Proprio quest’ultimo ha dato il via alla serata chiedendo al giornalista Franco Mariotti, per oltre trenta anni responsabile stampa di Cinecittà, un ricordo del regista. Storie e aneddoti che sono stati anche al centro degli interventi di Antonella Lualdi, in completo bianco panna e accompagnata dalla figlia Antonellina Interlenghi, e del musicista Lino Patruno che ha voluto omaggiare il regista con un cappello di felliniana memoria. Non ha voluto mancare all’appuntamento anche la presidente della fondazione Cinema per Roma, Laura Delli Colli, che è rimasta ad ammirare per lungo tempo le immagini dei più grandi capolavori del maestro riminese che scorrevano su maxischermi all'interno della grande sala trasformata per una sera in uno spazio museale. Tanti invece, come il manager Antonio Flamini e un gruppo di affascinanti ragazze, ne hanno approfittato per scattare foto alle istantanee più uniche che rare appese alle pareti. Ricordi che anche lo stesso Federico avrebbe ammirato con soddisfazione.
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