Elvis a teatro: lo spettacolo è a tutto rock

Riccardo Rossi
di di Gustavo Marco Cipolla
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Mercoledì 16 Ottobre 2019, 11:52

“A day in the life" per Fabrizio Lucherini, Leonardo Colombati, Pierluigi de Palma e uno spettacolo rock'n'roll a tutto ritmo in scena al Teatro di via della Mercede con Pierandrea "Dj The Professor" Righetti, mago della console. Era il 9 settembre 1956, "il giorno in cui è cambiata la musica", e il mito Elvis Presley appariva per la prima volta in tivù all'Ed Sullivan Show, la trasmissione più vista dagli americani. Circa 80milioni di telespettatori negli States si lasciarono incantare dal suo movimento di bacino e così "Elvis the Pelvis in the Memphis" diventerà la star più amata dalle nuove generazioni insieme ai suoi successi. Tanti gli ospiti che non hanno perso la prima a due passi da piazza di Spagna. Nel foyer i flash e gli abbracci dei volti noti del ricco parterre, mentre qualcuno, considerando che è già ora di cena, preferisce un sandwich allo Spritz in attesa di prendere posto in poltrona. Arrivano sorridenti Fiorella Mannoia, che si intrattiene con alcuni amici on the road, Roberto Giacobbo e signora in fila al bar, la bellissima attrice Veronika Logan, il maestro Gianni Mazza, la cantautrice Valentina Parisse, Daniele Dezi di Cinematic Folks, Pierluigi Battista in compagnia di Livia Azzariti, che prova a farsi spazio tra la folla di fan giunti per assistere alla première-tributo alla stella statunitense. Divertite e chic Benny Lucherini, Marie-Louise Sciò e la scrittrice Elisa Simonelli. Dietro le quinte c'è l'attore Riccardo Rossi, che sul palcoscenico della sala in centro città ha recitato più volte ed è di casa. Ingresso da divo per Ultimo che, scortato dal suo staff, non si concede ai fotografi e copre il viso con un berretto. Attesissimo Claudio Baglioni, ma il sipario è già aperto e manca all'appello. Il boom del rock'n'roll raccontato tra le note. Immagini sceniche che evocano, in un viaggio appassionante, sound ed eventi che hanno rivoluzionato l’universo musicale. Il quindicenne Robert Zimmerman, all'epoca, non si era ancora presentato come Bob Dylan e, qualche tempo dopo, dichiarerà "Quando ascoltai la voce di Elvis fu come scappare di prigione". Stesso shock per John Lennon, che da Liverpool con la band di "Let it be" disse "Senza di lui non ci sarebbero mai stati i Beatles". Determinato a rubare al “King” scettro e corona del rock "The Boss" Bruce Springsteen, solo un bimbo di nove anni folgorato dal suo carisma quando vide il cantante in televisione all'Ed Sullivan. Interminabili gli applausi del pubblico in platea per una storia che, guardando al passato fino al '56, è tuttora di grande attualità.

E proietta il ricordo dell'icona Presley nel futuro.

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