La Francia e la musica, tre notti con le stelle

Cut Killer
di Marco Pasqua
2 Minuti di Lettura
Giovedì 13 Giugno 2019, 10:42
C'è una scena nel film cult L'odio, di Mathieu Kassovitz, in cui un ragazzo, piazzato alla finestra, su un piano alto di un palazzone delle banlieu, inizia a girare i dischi sulle note di Nique la police. Quel ragazzo si chiama Cut Killer e la canzone, da lui prodotta, è cult quanto il film. Partire da quella pellicola, significa già far capire dove è arrivato questo personaggio colonna della musica hip hop francese. Un modello per le generazioni passate e quelle presenti. Precursore del movimento hip-hop in Francia, Anouar Hajoui questo il vero nome dell'artista di origini marocchine è un dj rispettato e seguito all'inizio degli anni Novanta, quando ha iniziato a far respirare l'aria (musicale) di New York nella sua città. Anche attraverso la IZB, un'associazione di promozione dell'hip-hop. Di battle in battle, viene presto considerato erede di Dee Nasty. In quegli anni, cerca di introdurre le mixtapes dal sapore rap che serviranno a lanciare una serie di artisti francesi.
Il trend prende piede e così nasce l'etichetta Double H, fondata subito dopo la morte di un collega-rapper: dalla musica all'abbigliamento, con una linea dedicata di streetwear, il passo è brevissimo. Gli album piovono e i successi pure (per citarne alcuni: il disco d'oro di Cut Killer Show 2 e Hip Hop Soul Party 5), ma Cut Killer, che mantiene sempre un legame con la scena americana, ha il pallino di scoprire talenti e di aiutarli: e così produce i lavori di Fabe e Dodou Masta. L'ingresso nel mondo del cinema arriva nel 1995, quando il dj e produttore recita ne L'Odio. Un'esperienza che lo convincerà a lavorare ancora con altri registi, dietro alla telecamera: e allora ecco la collaborazione con Luc Besson in The Dancer, con Miguel Courtois (Un ange) e Fabrice Genstal La Squale. Domani alle 21, Accademia di Francia, Giardini di Villa Medici
.
© RIPRODUZIONE RISERVATA