Torino, l'epopea delle automobili tra arte e cinema dall'Italia agli Stati Uniti

Torino, l'epopea delle automobili tra arte e cinema dall'Italia agli Stati Uniti
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Martedì 28 Marzo 2017, 23:08 - Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 13:38
Cadillac e Lancia d’epoca, fotografie e filmati, opere d’arte e manifesti pubblicitari: al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino va in scena, da domani al 25 giugno, "Crossroads. Incroci Italia-Usa, dal dopoguerra al boom economico", con la curatela artistica di Luca Beatrice, quella tecnica del direttore del Mauto, Rodolfo Gaffino Rossi e il patrocinio del Consolato Generale degli Usa a Milano.

«Dopo la mostra dedicata a Giorgetto Giugiaro e il premio La Matita d’oro, Crossroads è un nuovo importante passaggio del lavoro avviato sul design dell’automobile e sulla centralità internazionale della cultura italiana e torinese», sottolinea il presidente Benedetto Camerana. «Mostre come questa non sono solo un grande tributo agli Usa ma anche una testimonianza della grande amicizia che lega i due Paesi», ha detto Philip Reeker, console generale degli Stati Uniti a Milano. «Tanti dicono che oggi siamo a un crossroad, noi siamo sempre sulla stessa strada». «È un’occasione importante, offre alla città un punto di vista particolare», ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune di Torino, Francesca Leon.

La prima parte del percorso espositivo è un viaggio nelle suggestioni visive, musicali e cinematografiche con un riferimento a quegli autori e artisti che hanno raccontato l’immaginario dell’epoca più rivoluzionaria della storia del Novecento, da Andy Warhol a Roy Lichtenstein, da Mimmo Rotella a Mario Schifano, Bert Stein e Tazio Secchiaroli. La mostra apre con la Lincoln Continental, la berlina del 1961 la cui storia si intreccia a quella di presidenti e uomini d’affari. Il percorso espositivo segue lo sviluppo di tre macro aree tematiche - On the Road vs La strada, Cinecittà e Hollywood, Dive & Latin Lover - che spaziano dal cinema alla letteratura, dalla pittura alla fotografia. Sono gli anni di Jack Kerouac e Allen Ginsberg, dell’arte che esaspera i simboli del consumismo e del mito della City of Angels, ma anche della televisione e della pubblicità che entrano nelle case. La retrospettiva continua nello spazio dedicato alle vetture, dove tra Buick e Plymouth, Fiat e Alfa Romeo d’antan, si sviluppa il vero e proprio confronto tra i car designer italiani e americani che si sono lasciati ispirare da questo contesto socio-culturale. Esposte in mostra, tredici vetture illustrano i due mondi.

«Tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la metà anni ‘60 - spiega Luca Beatrice - sia in Italia sia negli Usa si verifica una rivoluzione intellettuale ed estetica ad ampio raggio che coinvolge l’arte, la musica, il cinema, la pubblicità. Un processo di innovazione che interessa anche il mondo dell’industria automobilistica, dando luogo a esperienze creative sempre più interessanti». «Raccontare i contesti, valorizzare le differenze e descrivere il processo creativo essenzialmente come un atto di scambio, di confronto Crossroads è questo» spiega Gaffino Rossi.. 
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