Sigourney, se l’attrice è un’aliena

Sigourney, se l’attrice è un’aliena
di Paola Pisa
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Mercoledì 24 Ottobre 2018, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 08:35

Capelli tirati, pantaloni e giacca nera con un elegante fazzoletto candido al collo un po’ da cow boy, più di un metro e ottanta di glamour intelligente, e l’applauso come da copione è scoppiato fragorosissimo per Sigourney Weaver, ieri sera a Villa Taverna, dove l’ambasciatore americano Lewis Eisenberg e la moglie Judith hanno festeggiato la protagonista di capolavori come “Alien” e company. A salutare la diva è arrivato Matteo Salvini con fascia alla mano che dice: «Il Cinema è amicizia, cultura, business.
 

 


Non potevo mancare perché altrimenti l’ambasciatore si arrabbiava». Ad introdurre le scarne parole della serata molto amichevole e movimentata, a cui hanno partecipato trecento Invitati circa, è stato l’ambasciatore che ha dato il benvenuto alla Weaver: «Sono orgoglioso di ricevere una delle più grandi attrici del mondo». Una star hollywoodiana dalla carriera ricchissima. Poi ha parlato Antonio Monda, Direttore Artistico della Festa di Roma, alla quale oggi Sigourney Weaver parteciperà raccontandosi in uno degli “Incontri Ravvicinati” all’Auditorium. Il pubblico attende questa mitica attrice che ha al suo attivo sette candidature ai Golden Globe, premi a raffica per le interpretazioni in “Ghostbuster”, per l’indimenticabile ruolo di “perfida” in “Una donna in carriera”, per quello della ricercatrice Dian Fossey in “Gorilla nella nebbia” e via così con una recitazione che le è valsa una serie infinita di riconoscimenti. 

Sono presenti alla cena che si svolge in giardino e nella grande sala della residenza del Capo Missione Usa: oltre al Ministro degli Interni, Laura Delli Colli alla guida della Fondazione Cinema per Roma, l’attrice Laura Morante, Maria Latella, Valter Mainetti, Ginevra Elkann, Jas Gawronski. Ecco ai tavoli nel portico, tra le candele accese, davanti al verde dell’immenso giardino: Marta Dassù, Matilde Bernabei, Marina Cicogna e un selezionato gruppo di fan della Settima Arte che invadono anche i saloni dove sono esposti i quadri dei “Fiori” di Andy Warhol in omaggio alla mostra in atto, dove i trionfi di rose bianche sono perfetti e giganti, i divani sontuosi, il buffet ricco. I drink sono fatti per brindare alla diva e alla Festa del Cinema, che da’ un meraviglioso e spettacolare tocco di internazionalità alla Città Eterna. 

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