Emozioni e arte, la Madonna sfila sul Tevere

La Madonna Fiumarola (foto Fabiano/Toiati)
di Lucilla Quaglia
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Lunedì 30 Luglio 2018, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 10:54

Tradizioni romane bordo fiume. Come ogni anno parte dal Circolo Canottieri Lazio la storica processione sulle acque del Tevere della Santissima Vergine del Carmelo, la “Madonna Fiumarola” dei trasteverini. Leggenda capitolina che affonda le origini nel lontano 1535: anno in cui alcuni pescatori trovarono alla foce del Tevere, impigliata nelle reti da pesca, una cassa contenente una statua della Madonna scolpita in legno di cedro: si decise di risalire il fiume per donare la sacra figura ai frati Carmelitani della Basilica di San Crisogono, affinché divenisse la protettrice dei trasteverini e dei canottieri.
 

 

Da alcuni anni, seguendo lo storico cammino dell’Arciconfraternita del Carmine in Trastevere, viene organizzata la processione fiumarola, a testimonianza del ritrovamento della particolare immagine. E così ieri pomeriggio ancora una volta il simulacro della Vergine è stato condotto dai Confratelli in candida tenuta, guidati da Pietro Solfizi, al punto di imbarco del Lazio: qui le consorelle, nascoste da un paravento, hanno vestito la statua con un prezioso abito griffato bianco e oro. «Intendiamo rievocare e rafforzare - dice Solfizi – il legame tra la Madonna e il Tevere, vita pulsante della città e quindi di tutti i fedeli». Prima della processione sulle acque, e della vestizione, benedizione di monsignor Gianrico Ruzza, vescovo ausiliare di Roma per il settore centro. 

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