Maria Callas, Verona rende omaggio alla Divina

Jerry Tiffany Ritratto fotografico di Maria Callas New York, 1958 Collezione Ilario Tamassia
di Mariapia Bruno
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Mercoledì 20 Aprile 2016, 13:18 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 16:29

Ha donato la sua voce all’aria della Tosca Vissi d’arte, al Suicidio dalla Gioconda di Ponchielli, alla cavatina Casta diva che inargenti della Norma di Bellini, al finale del secondo atto di Aida di Verdi, all’aria tratta dall’opera francese Samson et Dalila Mon coeur s’ouvre à ta voix di Camille Saint-Saëns, a quella del primo atto della Traviata Ah, forse è lui… Sempre libera, alla cavatina di Rosina da Il Barbiere di Siviglia: si tratta della Divina Maria Callas, ovvero Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulous, un soprano eccezionale che visse brevemente ed intensamente, sempre devota all’arte e all'amore. Si spense a soli 53 e le sue ceneri furono disperse nelle acque in tempesta dell'Egeo.
 



Classe 1923, greca, statunitense e infine naturalizzata italiana, ha amato l’America e Verona che le porta l’amore: Maria sposerà nel 1949, nella cappella del Convento dei Padri Filippini, Giovanni Battista Meneghini. Sono gli anni che precedono immediatamente i grandi debutti a Venezia, Firenze e Roma in tutti i ruoli che resteranno per lei fondamentali: Norma, Lucia di Lammermoor, Medea e La Traviata. Volerà poi in Sudamerica e calcherà le scene della Scala di Milano. Con la sua gran classe incontrerà anche la Regina Elisabetta a Londra. Un altro amore scalderà il suo cuore: quello per il magnate Aristotele Onassis. Questi e tanti altri dettagli della sua vita ci vengono raccontati dalla mostra intitolata Maria Callas. The Exhibition, aperta all’Amo - Arena Museo Opera di Palazzo Forti a Verona fino al 18 settembre 2016.

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