Manuel Agnelli, il live è un incanto: «Il futuro? Preferisco non saperlo»

Manuel Agnelli, il live è un incanto: «Il futuro? Preferisco non saperlo»
di Andrea Nebuloso
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Lunedì 4 Febbraio 2019, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 10:14

Doveva essere la presentazione del docufilm “Noi siamo Afterhours” girato dal regista Giorgio Testi, che festeggia i trenta anni della band partendo del concerto evento svoltosi lo scorso 10 aprile al Forum di Assago. In verità l’appuntamento di ieri pomeriggio alla libreria di via Appia si è trasformato in un mini live che ha entusiasmato il numeroso e caloroso pubblico presente. Sul palco Manuel Agnelli e il violinista Rodrigo che, dopo aver risposto alle domande di Mixo di radio Capital, hanno intonato insieme al pubblico quattro grandi successi degli Afterhours: Padania, Quello che non c’è, Ballata per la mia piccola iena e Non è per sempre.
 

 


Manuel Agnelli ha raccontato i lunghi anni di gavetta: «Ne avrei fatto volentieri a meno, ma in tutti questi anni non abbiamo perso la nostra identità. Il concerto del Forum l’ho preparato in tutti i particolari, ma appena salito sul palco ho sbagliato la prima nota. Errore chiave per fare diventare il concerto magico, come quando sbagli un rigore al secondo minuto e giochi tutta la partita con la rabbia e l’orgoglio di rimediare. Futuro? Preferisco non saperlo. Dal 30 marzo iniziamo un tour nei teatri e non sappiamo cosa andremo a fare. Venti concerti e ogni volta sarà un’emozione diversa». 

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