Tante le testimonianze, tra cui quelle di Valerio Magrelli, Marta Morazzoni, Raffaele Manica, Margaret Mazzantini e Renzo Arbore. Le iniziative sono organizzate dall’associazione “Amici di Leone Piccioni”, fondata dai figli Giovanni e Gloria per sostenere e diffondere la conoscenza e l’opera del critico letterario. La corrispondenza con i grandi protagonisti della cultura italiana del Novecento, recentemente acquisita dal Mibac, composta da circa 150 epistolari, e la biblioteca privata donata dagli eredi, ora conservate presso l’Archivio centrale dello Stato, permetteranno di conoscere più a fondo la passione e l’attività di Piccioni. E il 15 giugno si inaugurerà alla Fondazione Villa Bertelli di Forte dei Marmi la mostra “Burri, Morandi e altri amici. La passione per l’arte di Leone Piccioni”, in cui verranno per la prima volta esposte le opere della sua collezione privata. Di Piccioni, nato il 9 maggio 1925 e scomparso il 15 maggio 2018, è uscito postumo nel settembre 2018 per Polistampa il libro “Lungara 29 - Il caso Montesi nelle lettere a Piero” che ha riacceso l’attenzione sulla sua figura. Inoltre l’associazione Amici di Leone Piccioni, ha dato vita insieme al Premio Internazionale Ceppo e al suo presidente Paolo Fabrizio Iacuzzi al premio Ceppo “Leone Piccioni - Vita e Letteratura” la cui prima edizione, che si è svolta a Pistoia il 5 aprile scorso, ha visto vincitore Claudio Magris per «l’espressione alta e originale, nella sua intera opera, di valori già sentiti e partecipati dall’esperienza umana e professionale di Leone Piccioni».
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