Quando la comunicazione si siede a tavola, «prima il gusto, poi il ricordo»

Quando la comunicazione si siede a tavola, «prima il gusto, poi il ricordo»
di Cecilia Capri
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Venerdì 15 Novembre 2013, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 17:27
​ partita la seconda edizione del “Food, wine & Co”, il seminario dedicato alla comunicazione enogastronomica, organizzato dal Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media dell’Universit di Roma Tor Vergata, in collaborazione con WineNews e con il patrocinio di Ferpi. Esperti del settore del food & beverage si sono incontrati per discutere dell’arte della buona tavola e del gusto, raccontando a studenti ed ospiti qual è il ruolo che la comunicazione può giocare nel mondo culinario e come può essere sfruttato al meglio per valorizzarne i punti di forza. Difatti, quando la comunicazione si fa con gusto, cibo ed arte si incontrano in un perfetto connubio in grado di far vivere al consumatore un’esperienza che lo coinvolga completamente, fino a toccare la sfera sensoriale ed emotiva.



«L’idea nasce proprio davanti a un bicchiere di vino», afferma una delle organizzatrici dell’evento, Paola Cambria, giornalista eno-gastronomica e sommelier, introducendo il seminario. Lo scopo dell’iniziativa del Food, Wine & Co è riflettere insieme sugli strumenti in grado di comunicare la bellezza, il territorio, l’esperienza del palato e dell’olfatto “oltre la quale deve permanere il ricordo”, sostiene l’organizzatrice.



A tal proposito, «non c’è strumento di comunicazione migliore dell’eventing che, in epoca di crisi economica, riesce ancora ad avere un impatto sul consumatore, sempre più sofisticato ed esigente, il quale desidera nuove forme di intrattenimento ed engagement», spiega la professoressa Simonetta Pattuglia, coordinatrice del Master e ideatrice dell’iniziativa.



Facendo leva su un settore industriale in crescita, made in Italy, il mondo dell’eventing eno-gastronomico può diventare una terra di confine tra tecnologia e tradizione, incarnando le specificità della nuova comunicazione dove “hi tech e hi touch” si incontrano.



Dall’evento alla spettacolarizzazione, anche la tv si fa portavoce della cultura della buona tavola con l’esplosione di nuovi programmi televisivi di cucina. «L’importante è che non si travisino i valori fondanti dell’agro-alimentare», sostengono Elisa Greco insieme a Federico Fazzuoli, autori televisivi di Heritage, il programma tv che, accanto alla ricetta, propone anche percorsi educativi e conoscitivi sull’eredità culinaria del territorio italiana e le tradizioni alimentari.



Se infatti“mangiare è una necessità, mangiare bene è un’arte”, come diceva un antico scrittore francese, il momento dello stare a tavola diventa un’occasione in cui prendersi cura di sé, attraverso una scelta sapiente dei cibi regolata da una buona educazione alimentare. Non poteva mancare quindi un focus sull’educazione alimentare, della cui importanza ha parlato anche Cristiano Tomei, chef stellato del Ristorante Imbuto, del Lucca Center of Contemporary Art.



Educazione alimentare significa anche prevenzione, ci spiegano medici, psicoterapeuti, enologhi e manager, che hanno presieduto il dibattito parlando di cucina preventiva e di come comunicare la salute tramite tecniche di comunicazione appropriate ed efficaci. «La comunicazione enogastronomica deve attrarre le persone, ma non deve essere ingannevole», a dircelo è la psicoterapeuta Paola Vinciguerra, che sceglie l’empatia come strumento ideale per costruire una buona comunicazione.



Dalla cucina preventiva si è passati a parlare dell’eventing di settore. A portare la loro testimonianza Gabriella Cinelli, Chef archeologa del gusto, Alberto Mazzoni, direttore Istituto Marchigiano Tutela Vini, Silvia Fravolini, Direttore Marketing Eurochocolate Perugia, Francesco Neri della pasticceria Alfio Neri Siracusa, Alessandro Regoli, Direttore Wine News e Paola Sarcina, Direttore Ceralia Roma, che hanno chiuso la prima giornata.



Nella giornata di oggi invece si entrerà nel vivo dell’esperienza sensoriale del food. Non saranno solo le degustazioni che scandiranno le giornate animando il momento del “tasting”, ma si darà spazio anche agli altri sensi passando dal “sounding” con le musiche di Meme Lucarelli, al “feeling” con il reading emozionale di Maria Cristina Blu, per finire a parlare di packaging, design e visualizing che stimoleranno il “touching” con Susanna Bonati, Direttore responsabile e creativo di Comunicando.



Un’occasione, quella del Food, Wine & Co, per approfondire insieme a professori, chef, manager ed esperti l’efficacia del gusto e il sapore della comunicazione.
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