Giorgio de Chirico e gli “Gli spettacoli disegnati”, oltre 50 opere esposte a Rieti fino al 31 luglio

Giorgio de Chirico e gli “Gli spettacoli disegnati”, oltre 40 opere esposte a Rieti fino al 31 luglio
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Martedì 12 Aprile 2022, 19:24 - Ultimo aggiornamento: 19:26

Oltre 50 opere fra le più celebri di Giorgio de Chirico saranno esposte fino al 31 luglio a Rieti. “Gli spettacoli disegnati” - ovvero lo sguardo del Maestro sguardo di de Chirico sugli “enigmi” della realtà restituito dall’elemento teatrale - è il titolo della la grande mostra dedicata al Pictor Optimus e allestita a Palazzo Dosi-Delfini. Quadri, acquerelli, opere grafiche e sculture che hanno fatto il giro del mondo e che presentano al pubblico i maggiori temi della carriera di de Chirico: dalla sua ripresa della Metafisica giovanile alla pittura che dialoga con i grandi pittori della storia dell’arte fino ai capolavori della Neometafisica.

Scegliendo una chiave di lettura nuova, i curatori – Simonetta Antellini e Lorenzo Canova – che firmano anche il pregevole catalogo, sin dal titolo hanno voluto rimarcare l’importanza visiva, costruttiva e simbolica dell’elemento teatrale nell’opera dell’artista. La stessa Apocalisse, illustrata da de Chirico con tavole che saranno esposte in mostra, nel suo significato di svelamento e di rivelazione, rappresenta allusivamente il filo conduttore dell’intero progetto, visto come un susseguirsi di sipari aperti per presentarci i molti enigmi della Metafisica attraverso le Piazze d’Italia, gli interni misteriosi, i manichini, gli Archeologi, i Gladiatori, insieme alle Ville Romane, ai paesaggi, alle nature morte e alle sue citazioni mitologiche. In tutte queste opere, provenienti dalla collezione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, l’artista costruisce un impianto architettonico e scenografico formato da linee e geometrie segrete, nascoste nella struttura compositiva.

In questo contesto, anche la ripresa della grande arte sacra, a cui è dedicata una sezione apposita, è realizzata dall’artista attraverso una rielaborazione dei meccanismi scenici della pittura barocca, dando vita a quello che è stato definito il suo splendido “teatro della pittura”.

La mostra è nata su iniziativa della Fondazione Varrone di Rieti in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e con le Suore Francescane di Santa Filippa Mareri, che nel monastero di Borgo San Pietro (Rieti) conservano una serie di opere donate loro dal maestro e da sua moglie Isa.

L’inaugurazione è prevista mercoledì 13 aprile alle 17 nel cortile di Palazzo Dosi Delfini alla presenza del presidente della Fondazione Varrone, Antonio D’Onofrio, del presidente della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Paolo Picozza, e della superiora generale delle Suore di Santa Filippa Mareri, madre Anatolia Maceroni.

Orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20; il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. L’ingresso è libero.

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