EurHop, giro del mondo in 800 birre: ultimo giorno di "festival"

EurHop, giro del mondo in 800 birre, ultimo giorno di degustazioni a Roma con la scelta più vasta d'Europa
di Roberta Savona
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Domenica 14 Ottobre 2018, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 17:29

Ancora ventiquattro ore per girare il mondo degustando 800 differenti birre. Questa la vasta scelta fatta dal palato di Manuele Colonna e i suoi, che ormai da sei anni portano all'Eur tutto il meglio dell'artigianato birraio del mondo, solo ed esclusivamente su invito! Circa ventiduemila ingressi, diciannovemila litri di birra artigianale e cinquantaquattromila pinte distribuite. 
 

 


Numeri da capogiro per la passata edizione, che paiono riconfermati e superati per quella in corso, la sesta. EurHop Roma Beer Festival, il salone internazionale della birra artigianale organizzato da Publigiovane Eventi e dallo storico pub Ma Che Siete Venuti a Fa', sta valicando il traguardo della sesta edizione guardando già al prossimo anno, vista la copiosa affluenza di un target trasversale che ha raccolto ogni tipologia di persona, tutte accomunate tra loro dalla passione per la birra.
Così per tre giorni, Roma diventa capitale della birra artigianale, con centro nevralgico al Salone delle Tre Fontane, dove con 10€ si entra in un universo parallelo dove da quattrocento spine sgorgano litri di una delle bevande più antiche del mondo, realizzata con l'amore e la passione dell'artigianato e di chi in primis non può proprio farne a meno.


Usa, Russia, Europa, Sud America e tanta Italia. Luoghi del mondo molto distanti tra loro, ma uniti in un'app gratuita che orienta il pubblico tra i 101 birrifici italiani ed internazionali presenti al festival, e non solo! Legate all'EurHop sono anche le iniziative cittadine esterne alla kermesse, raccolte sotto il titolo di Fuori Salone di EurHop, con incontri, eventi e degustazioni di birra anche nei pub legati all'evento. Un'occasione da non perdere per gli appassionati, dal consumatore al produttore, entrambi protetti oggi dalla nascita del sigillo Unionbirrai, l'associazione di categoria che ha presentato proprio ad EurHop, un marchio che certifica l'artigianalità del prodotto, uno strumento per tutta la filiera e a tutela dei consumatori.
 
Le curiosità dal mondo: Tra le proposte più particolari, degne di nota sono le birre che vengono dal freddo, come quelle prodotte da Kveik con un particolare lievito tramandato ormai da generazioni, nelle suggestive fattorie norvegesi. Pochi passi più in là, cambia il clima e anche il continente. Siamo in Brasile e distinguiamo con lucidità i sentori di maracuja, mango, guaranà e caffè. Gusti diversi ed abitudini diverse, come quelle tra West e East Coast, pronte a darsi battaglia a colpi di luppoli statunitensi.
 
Le tendenze Made in Italy: Mare, montagna, dolce, salata e in barrique. Mastri birrai da diciassette regioni italiane, pronti a raccontare lo stile, la lavorazione e la storia delle loro creazioni. Dalle produzioni sarde con fico d'india, bacche di mirto e piante della macchia mediterranea, fino alle birre fermentate sulle Dolomiti friulane, prodotte con acqua sorgiva, passando per le piemontesi con riso nero, per giungere poi in Toscana con la farina di castagne del Monte Amiata. Immancabili le Gose, antiche birre in stile tedesco caratterizzate da un'alta sapidità, reinterpretate da birrifici nostrani con prodotti tipici del territorio, come il coriandolo o il sale dolce di Cervia.
 

 

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