Cristina D'Avena al GayVillage: «Il pubblico mi segue perché con me ritorna bambino»

Cristina D'Avena
di Marco Pasqua
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Domenica 18 Giugno 2017, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 18:05

E’ la regina indiscussa, da tre decenni, dei cartoni animati. La sua voce ha accompagnato generazioni intere, che, la scorsa notte, si sono date appuntamento al GayVillage per una notte dal sapore revival. Cristina D’Avena ospite per la prima volta della kermesse arcobaleno al Parco del Ninfeo, incanta le migliaia di persone che hanno ballato sulle note dei suoi più grandi successi: “Mila e Shiro”, “Pollon”, “Dragon Ball”, e tanti altri brani rimasti nella memoria di un pubblico eterogeneo. Etero e gay, famiglie e ragazzi, la forza di Cristina D’Avena è proprio questa: saperli unire tutti, nel nome del divertimento.
 



«Amo il mio pubblico: i bimbi, le famiglie, i nonni e le nonne, e i gay, che sono persone che mi seguono in una maniera incredibile. Ho tanti collaboratori gay, che mi riempiono d’amore. Per me è importante l’amore che mi danno e che io do loro». Il motivo di questo successo? «Penso che i cartoni animati, proprio perché non hanno età e non seguono mode, accomunino tutti - racconta la D’Avena, che ha debuttato su un palco all'età di tre anni e mezzo, allo Zecchino D'Oro - Sono talmente magici che tutte le generazioni, bambini e adulti, possono cantare le loro sigle. E tornando bambini le intonano e si emozionano: ecco, è questo l'obiettivo dei miei live”.

Più di venti i pezzi intonati dalla cantante, raggiante nel suo luminoso abito decorato da girasoli: tra una “Lady Oscar” e una nostalgica “Kiss Me Licia”, c'è anche tempo di omaggiare tutti gli innamorati con l'immortale “Piccoli Problemi di Cuore”, vero e proprio momento d'amore da cui è scaturito un bacio generale.  

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