Roma come Londra, platea glamour per la commedia all'inglese

Roma come Londra, platea glamour per la commedia all'inglese
di Lucilla Quaglia
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Mercoledì 30 Gennaio 2019, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 13:06

Roma come Londra. Al teatro di via Monte Zebio viavai glam. Sta per andare in scena la prima di “Che disastro di commedia”: testo nato all’ombra del Big Ben e acclamato in tutto il mondo. “The play that goes wrong”, titolo originale dell’opera scritta da Jonathan Sayer, Henry Shields e Henry Lewis. A Roma cresce l’attesa per la messa in scena del regista inglese Mark Bell. Iniziano a raggiungere il foyer del teatro, gremitissimo, Sara Santostasi, il comico Antonio Giuliani, Claudio Colica con la sua fidanzata Neva Leoni e Luca Capuano, in trendissima giacca scozzese.
 

 

Un fatto del tutto unico è la presenza, quasi al completo, del cast della fiction il “Paradiso delle signore”: eccoli, bellissimi e giovani, da Giorgio Lupano in piumino blu, a Enrica Pintore, in cappottino beige, dalla Leoni, che incontra un fan, a Federica De Benedittis, Desirèe Noferini, Gaia Messerklinger in rosso, Alessandro Fella, Ilaria Rossi, Emanuel Caserio, Francesco Maccarinelli in berretto con visiera, Jgor Barbazza, Linda Collini in black e Francesca del Fa. Un flusso inarrestabile di giovani volti del mondo di celluloide. Poi si alza il sipario sulla storia di una compagnia teatrale amatoriale che, dopo aver ereditato improvvisamente un’ingente somma di denaro, tenta di produrre un ambizioso spettacolo centrato su un misterioso omicidio perpetrato negli anni Venti, nel West End. Il racconto prende forma tra una scenografia che implode a poco a poco su sé stessa e attori strampalati che, goffamente, tentano di parare i colpi degli svariati tragicomici inconvenienti con estro e inventiva, tanto da non lasciare spazio a nient’altro che a incontenibili risate.

Tra paradossi e colpi di scena gli attori non si ricordano le battute, le porte non si aprono, le scene crollano, gli oggetti scompaiono e ricompaiono altrove. Tutto è studiato nei minimi particolari con smaliziato umorismo. Applausi al cast e poi tutti in fila di fronte ai camerini per congratulazioni e selfie. Goloso dinner mediterraneo a seguire in una vicina location.

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