Dario Argento: «Se Grillo e Raggi se ne vogliono andare da Roma, lo facciano subito»

Il regista Dario Argento
di Ilaria Ravarino
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Lunedì 13 Luglio 2020, 01:07 - Ultimo aggiornamento: 01:08
«È una delle cretinate di Grillo, bisognerebbe non rispondergli proprio. Però se Grillo dice che sono i romani a non aver capito, a me viene da dire: e che cosa c’era esattamente da capire? Cosa avrebbe combinato questa Sindaca? Niente: Roma era in difficoltà quando era arrivata, e adesso è peggio di prima».

Non ci sta, Dario Argento, a subire in silenzio la stoccata lanciata da Beppe Grillo sul suo sito, per mezzo di un sonetto di Franco Ferrari, ai romani ingrati, anti-Raggi e “gente de fogna”.

Per il regista, nato a Roma e da sempre molto legato alla città, dove ha girato la maggior parte dei suoi film,
«se proprio se ne vogliono andare da Roma, Grillo e Raggi, che lo facciano subito. Prego, si accomodino. Anzi,
speriamo che lo facciano presto
».

A bruciare sono, soprattutto, quelle parole riferite alla “gente di fogna” che abiterebbe - secondo l’autore del sonetto - una città “bella e zoccola”:
«Roma è una città meravigliosa, chiunque ci venga da fuori non può che pensarla così.
Dire certe cose significa essere completamente fuori di testa. Che ci tornassero loro nelle fogne da cui provengono
».

Non c’è dubbio, per Argento, che le parole pubblicate sul sito di Grillo, e poi rilanciate dalla stessa Sindaca sui social (con la richiesta di censurare le parole incriminate), non facciano altro che strumentalizzare la città in un momento delicato per la politica:
«Roma è un capolavoro, punto e basta. Una città di artisti e scrittori, di attori e pensatori. Non ho mai pensato di lasciarla, sono felice qui. E francamente questo attacco alla città mi sembra solo un misero, tristissimo, gioco politico»
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