Canzoni, danze, musiche tradizionali e giochi di luce spettacolari per avvicinare il pubblico alla cultura cinese. Tra le performance, il concerto delle campane di bronzo e tamburi, che ha accompagnato un’esibizione di taijiquan, la danza con il nastro di seta e i balli ispirati alle immagini nelle grotte di Dunhuang, uno dei maggiori tesori cinesi di arte buddista.
Lo spettacolo ha reso poi omaggio a personaggi che hanno avuto un ruolo chiave nello sviluppo dei rapporti tra Oriente e Occidente. Tra questi Zhang Qian, pioniere della Via della Seta che nel 139 a.C. fu inviato in missione nelle regioni occidentali, Xuan Zang, monaco della dinastia Tang che viaggiò attraverso innumerevoli Paesi per diffondere i sutra buddisti descrivendo le sue peregrinazioni nel celebre Viaggio ad Occidente, e Marco Polo, simbolo per eccellenza degli scambi culturali (e non solo) lungo la Via della Seta.
La rappresentazione si è conclusa sulle note di “O’ sole mio” in salsa cinese, in un connubio originalissimo con la melodia cinese “Mo Li Hua”.
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