All'Opera di Roma c'è Baryshnikov per la prima di "Don Chisciotte"

All'Opera di Roma c'è Baryshnikov per la prima di "Don Chisciotte"
3 Minuti di Lettura
Martedì 14 Novembre 2017, 17:53 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 16:26
Sarà domani a Roma, al Teatro dell'Opera, Mikhail Baryshnikov, tra le superstar presenti all'inaugurazione della stagione del Costanzi che, per la prima volta, apre con il balletto: con quel “Don Chisciotte” è  riletto coreograficamente dal grande danzatore russo per l'America Ballet Theatre e di cui fu per anni indiscusso interprete. Si tratta di un nuovo allestimento per la capitale, supervisionato dallo stesso Baryshnikov, che si avvarrà delle scene e dei costumi di Vladimir Radunsky, tra i più noti autori e illustratori di libri per ragazzi, e di A.J.Weissard, acclamato lighting designer e scenografo teatrale. La coreografia è stata rimontata da Laurent Hilaire, ex étoile dell'Opera de Paris e oggi alla guida della compagnia di balletto dello Stanislavsky and Nemirovich-Danchenko di Mosca.
Nei ruoli principali del Don Chisciotte, alla prima, le guest internazionali Iana Salenko, principal dancer dello Staatsballett di Berlino e Isaac Hernandez, lead principal dell'English National Ballet, che si esibiranno sino al 17 novembre. Nelle repliche in scena l'étoile Rebecca Bianchi, accanto a Susanna Salvi, Alessio Rezza, Angelo Greco, principal dancer del San Francisco Ballet accanto ai primi ballerini e ai danzatori della compagnia diretta da Eleonora Abbagnato. 

«Un'avventura cominciata per caso... quella del Don Chisciotte - ha raccontato Laurent Hilaire - È stato lo stesso Baryshnikov a chiedermi di rimontare la sua versione lasciandomi assoluta libertà. Ed ho accettato la sfida. Il mio Don Chisciotte sarà meno cinematografico, più classico, più teatrale - ha aggiunto - Certo a distanza di quasi due secoli dal debutto al Teatro Bolscioi di Mosca sono molto scettico sulla possibilità di ricostruire un'opera fedele all'originale. Ho danzato la versione Nureyev del Don Chisciotte che conoscono molto bene. Diciamo che nel caso della coreografia di Misha, non ho voluto farmi condizionare, per poter prendere la distanza necessaria».

Il balletto trae spunto da un breve capitolo del Don Chisciotte,  amore tra Kitri, e Basilio, un giovane barbiere inviso alla famiglia della giovane protagonista. «Un personaggio assolutamente moderno - ha dichiarato Susanna Salvi- La mia Kitri sa bene cosa vuole e cosa cerca.
Non è assolutamente una fanciulla sottomessa. Un ruolo non così scontato nell'800. Kitri è una fanciulla tosta, determinata - ha aggiunto- Sa lottare per poter portare a compimento i suoi sogni». Per Laurent Hilaire, invece, il personaggio più ostico, ma drammaticamente più affascinante è don Chisciotte. «Dà il titolo al balletto, ma in fondo è un ruolo secondario. Don Chisciotte è un uomo bipolare - ha affermato Hilaire- Si sente un principe, un gran signore, un cavaliere che vuole salvare il mondo, ma in fondo è solo un pover'uomo». Si tratta della terza volta per Laurent Hilaire al Teatro dell'Opera di Roma. Al Costanzi aveva già lavorato sulla
“Serata Nureyev e sul balletto "Le Parc" di Preljocaj. «Sono felice di ritornare a Roma - ha confessato Hilaire - Ormai si è creato con i danzatori un meraviglioso feeling».
© RIPRODUZIONE RISERVATA