«I nazisti - ha osservato il direttore di Yad Vashem Avner Shalev - erano determinati non solo ad annientare il popolo ebraico ma anche a cancellarne la identità, la memoria, la cultura. Conservando questi oggetti così preziosi - ha concluso - diamo voce alle vittime e ai suprestiti, perchè se ne preservi la memoria».
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