Sulle pareti della Casina dei Vallati si alternano volti segnati, mani imploranti, personaggi in trappola che narrano le loro storie in una serie di flashback figurati, episodi che richiamano esistenze interrotte ormai ottant'anni fa.
Ambientazioni, costumi e oggetti del mondo reale si mescolano a suggestioni cinematografiche, pittoriche e naturalmente tratte dai fumetti, fino a un omaggio ad Art Spiegelman, autore del graphic novel Maus e premio Pulitzer. Già da tempo infatti, al pari degli altri linguaggi, il fumetto ha affrontato questa tematica e le riletture in mostra hanno lo scopo di comunicare, al di là delle testimonianze storiche, le tracce del passato, i segni della Shoah.
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