Rigoletto, kolossal al Circo Massimo: musica e mascherine per ripartire

Rigoletto, kolossal al Circo Massimo: musica e mascherine per ripartire
di Simona Antonucci
4 Minuti di Lettura
Venerdì 17 Luglio 2020, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 08:21

L'EVENTO
Un lungo silenzio ha trattenuto l'emozione. Finché l'applauso all'arrivo del presidente della Repubblica, e quello interminabile e commovente alla fine dello spettacolo, hanno sciolto la tensione di tanti mesi senza suoni. Tutti in piedi per Fratelli d'Italia. «L'Inno della Rinascita. L'Italia musicale s'è desta». Il maestro Daniele Gatti ha diretto alla presenza di Mattarella e delle più alte cariche dello Stato, straordinariamente riunite al Circo Massimo, nel cuore della Roma antica, il canto di Mameli «e della speranza. Musica che non si può interpretare perché è dentro ognuno di noi. E per me, questa sera, rappresenta il suono della fiducia».

Rigoletto al Circo Massimo, il pubblico accoglie Mattarella con un applauso

LA DIRETTA
Millequattrocento persone, più tante altre decine di migliaia in diretta su Rai5, hanno festeggiato la ripartenza della lirica internazionale, alla prima del Rigoletto di Verdi, produzione del Teatro dell'Opera di Roma che ieri sera, tra Shakespeare e Tarantino, dramma ed eros, ha dato l'avvio alla stagione estiva del Costanzi e ha risvegliato la vita culturale e mondana della città: melomani, cittadini e vertici istituzionali, insieme per una notte di emozioni e di successo. Il presidente Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, è stato accolto dalla sindaca Raggi e dal prefetto Pantalone. Dopo aver ricevuto i saluti istituzionali, del sovrintendente Fuortes e del maestro Gatti, direttore musicale del Costanzi, ha incontrato gli artisti: il regista Damiano Michieletto, i cantanti Roberto Frontali (Rigoletto), Rosa Feola (Gilda), Ivàn Ayò Rivas (Duca di Mantova), Riccardo Zanellato (Sparafucile) e Martina Belli (Maddalena). Per poi prendere posto nella fila istituzionale, al centro di un'arena ariosa, colorata di mise festose.
 

 

GLI AMBASCIATORI
Accanto al capo dello Stato, il presidente del Senato Casellati («È un bel segnale per l'Italia) e della Camera, Fico, i ministri Franceschini, Spadafora, Lamorgese e D'Incà. Alle spalle, gli ambasciatori di Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. E di fronte, sul palco di dimensioni kolossal (1.500 metri quadrati), incorniciato dal Palatino e da un maxischermo hi-tech che ingigantisce l'inconscio, la giostra dei sogni e dei desideri della giovane fanciulla in fiore, Gilda. Con le macchine e le roulotte da gangster, simbolo di una malavita Anni Ottanta che, come alla Corte del Duca di Mantova, preme sulle stanze del potere.
Toni noir, cinematografici, pistole, inseguimenti, denaro sporco e cadaveri, donne di strada in paillettes e killer che passano il testimone a sprazzi di poesia e commozione, in riva al mare e in discoteca: un Rigoletto potente, assai poco istituzionale, che ha smosso gli animi e incantato un parterre assolutamente istituzionale.
Mentre si susseguivano sul palco i passaggi più famosi, accompagnati da applausi, Bella figlia dell'amore, La donna è mobile, Caro nome, scorrevano sullo schermo video originali e immagini proiettate in diretta da tre steadycam per frugare nell'intimo dei protagonisti: un cast generoso e un'orchestra distanziata che grazie alla preziosa guida di Daniele Gatti e al controllo dell'amplificazione ha restituito suoni miracolosi.

SIMBOLO
«Un vero spettacolo in forma scenica, senza rinunce, pur rispettando le normative sanitarie. Un'istituzione pubblica, finanziata dalla collettività deve svolgere sempre il suo servizio», ha commentato il sovrintendente Carlo Fuortes, «stiamo uscendo dall'incubo della chiusura a oltranza e stiamo finalmente vivendo il sogno di fare opera in uno dei posti simbolici della città».

MASCHERINE
Un sogno che ieri hanno condiviso anche Ralph Fiennes e Matilde Cerruti Quara, Giuseppe Gola (ad di Acea), Marco Patuano (presidente A2A), Luca e Federica Cerasi, Paola Severino e Paolo Di Benedetto, Innocenzo Cipolletta, Maria Elena Boschi, Francesco Rutelli e Corrado Augias. Un veloce passaggio al photocall allestito con i manifesti della stagione, mascherine su e giù, buonasera a misura Covid, durante gli intervalli senza bar né cin cin, ma con le immagini-cartolina girate nei giorni scorsi dai droni. E poi una notte di magia salutata da un lungo, significativo e indimenticabile applauso. Si replica domani e lunedì 21 luglio.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA