Restauro svela i segreti dei colori di Umberto Boccioni

Il ritratto di Innocenzo Massimino, di Boccioni
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Lunedì 1 Aprile 2019, 15:10
Colla animale, caseina, gomma arabica e la significativa assenza di oli e di resine. Non una ricetta qualsiasi,
ma piuttosto alcuni degli «ingredienti» dei pastelli utilizzati da Umberto Boccioni (1882-1916), protagonista di spicco del Futurismo, per realizzare il«Ritratto di Innocenzo Massimino» che sono stati identificati da un team di chimici dell'Università di Pisa esperti nel campo della scienza dei beni culturali. Il gruppo guidato dalle professoresse Maria Perla Colombini e composto e Francesca Modugno, insieme ai dottori Anna Lluveras Tenorio e Jacopo La Nasa ha infatti contribuito alla comprensione e al restauro dell'opera in collaborazione con la restauratrice Barbara Ferriani e con Danka Giacon, curatore del Museo del Novecento di Milano dove il quadro è conservato.

Un lavoro svolto alcuni anni fa e che ha permesso di esporre nuovamente il quadro al pubblico nel 2016 a Palazzo Reale a Milano, in occasione di una grande mostra per il centenario della morte di Boccioni, ma che solo adesso i ricercatori descrivono da «dietro le quinte» in un articolo scientifico appena pubblicato sul «Journal of Cultural Heritage»

«Poco è noto sulla natura chimica dei pastelli usati in pittura nei primi del '900, sul loro degrado e su come affrontare un loro restauro - spiega Maria Perla Colombini - I pastelli sono costituiti essenzialmente da pigmenti inorganici polverizzati, come ferro per il rosso o piombo per il bianco, tenuti insieme da una piccolissima quantità di legante organico, dunque questo tipo di pittura mostra una grande fragilità poiché non si forma un vero film pittorico, dando luogo nel tempo a perdite di parti pittoriche».

Il problema del distacco del colore è stata infatti proprio una delle problematiche affrontate nel restauro del dipinto «Ritratto di Innocenzo Massimino», che Umberto Boccioni dipinse nel 1908.

Per il recupero del quadro è stata quindi fondamentale la conoscenza chimica dei materiali organici che compongono i pastelli resa possibile grazie alle analisi basate su cromatografia/spettrometria di massa, eseguite nei laboratori del dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa. Dunque come hanno rivelato le indagini, sebbene la composizione dei pastelli utilizzati da Boccioni vari in funzione del colore del pigmento, colla animale e gomma arabica restano gli ingredienti fondamentali. Questo significa che a
livello di restauro, per fissare il film pittorico, non sono stati usati consolidanti a base acquosa ma fissativi a bassa viscosità in solvente volatile.
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