All'asta da Christie's il primo quadro prodotto da un algoritmo ispirato dal Rinascimento

All'asta da Christie's il primo quadro prodotto da un algoritmo ispirato dal Rinascimento
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Mercoledì 24 Ottobre 2018, 19:16
Niente pennelli e tavolozza. E' una nuova forma d'arte ed effettivamente i prodotti sono di un certo rilievo tanto da arrivare alla prestigiosa casa d'arte Christie's per essere venduti all'incanto. Peccato che non siano opere realizzate dall'uomo, o meglio,  non dalla mano, sicuramente dalla mente. Infatti il «Ritratto di Edmond de Belamy», domani all'asta a New York, è stato concepito dal collettivo francese Obvious ed è il primo quadro concepito dall'intelligenza artificiale ad essere offerto in vendita da una importante casa d'aste.

Ci sono voluti 15 mila dipinti su un arco di otto secoli per generare l'algoritmo matematico che a sua volta ha dato vita al ritratto che assomiglia a un dipinto di un grande maestro della pittura rinascimentale sul quale sia stato passato un colpo di spugna. La stima dell'asta newyorchese, che affianca al quadro opere di Andy Warhol, Keith Haring, Marc Chagall e Pablo Picasso, ipotizza un valore tra i sette e i diecimila dollari.

Non sono serviti pennelli e colori a olio per creare il ritratto: solo la formula che ha insegnato alla macchina come imitare una serie di immagini fornite da esseri umani, nel caso specifico le migliaia di ritratti maschili dal 14esimo al ventesimo secolo, Ancor prima di essere battuto all'asta il ritratto ha diviso gli esperti: secondo Frédérique Baumgartner, storica dell'arte alla Columbia University, il dipinto solleva questioni su «intenzione e paternità artistica» come fecero del resto artisti del passato, ad esempio Marcel Duchamp.

La mostra - ricorda il New York Times - è anche una prova delle sfide poste alle case d'aste per restare rilevanti in una cultura che si muove alla velocità di Internet. Christie's, che un anno fa ha venduto il Salvator Mundi attribuito a Leonardo per 450 milioni di dollari, ha contattato direttamente Obvious: «Non ho fatto ricerche approfondite nel campo dell'intelligenza artificiale, ma il quadro mi ha colpito e ho pensato che sarebbe stato divertente includerlo nella vendita». Sorprendentemente, le critiche più severe sono arrivate da chi lavora sull'intelligenza artificiale:
Mario Klingemann, un tedesco conosciuto come GANs  ha paragonato il ritratto di Edmond de Belamy ai giochi dei bambini in cui connettendo i punti su un foglio di carta emergono disegni.
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