L'algoritmo che costituisce il cuore del sistema permette di massimizzare la capienza del museo nel rispetto dei suoi vincoli strutturali e individuare con esattezza il momento in cui “dare appuntamento” ai visitatori, analizzando una miriade di informazioni e confrontando i dati storici dei flussi nel museo con svariati altri parametri, tra i quali anche quelli meteorologici.
Così, è stato spiegato, è possibile dare inizio al tour negli Uffizi all'orario programmato senza problemi, spendendo il tempo d'attesa in altri musei o passeggiando per la città: proprio a questo meccanismo, tra l'altro, è legato anche l'aumento del 62% delle visite registrato ieri a Palazzo Pitti, con un record storico di 10.805 ingressi nella giornata, rispetto ai 6.683 visitatori la prima domenica di settembre. Alle operazioni di prova ieri ha preso parte anche lo stesso Schmidt: «Finalmente niente serpentoni di turisti frustrati, niente bagarinaggio e nessun borseggiatore - ha detto - Ma c'è un altro aspetto da non sottovalutare, che è quello della sicurezza. Le code sono un bersaglio facile, e in questo periodo di allerta antiterrorismo eliminarle è un vantaggio per tutti».
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