Morto Clive Cussler, autore di romanzi d'avventura da oltre 120 milioni di copie

Morto Clive Cussler, autore di romanzi d'avventura da oltre 120 milioni di copie
di Riccardo De Palo
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Mercoledì 26 Febbraio 2020, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 11:04

Addio a Clive Cussler, autore di romanzi d'avventura divenuti popolarissimi in tutto il mondo, che hanno come protagonista Dirk Pitt, una sorta di alter ego dell'autore, soprattutto per la sua passione per il mare, la storia, le automobili d'epoca di cui era un appassionato collezionista. Tra i suoi libri più famosi, "Sahara" e "Recuperate il Titanic". Aveva 88 anni.

 «Con un cuore affranto condivido la triste notizia che mio marito Clive è morto lunedì», ha annunciato la vedova su Twitter. «Condividere la mia vita con lui è stato un privilegio, Voglio ringraziare voi tutti, i suoi fans e i suoi amici per la vicinanza». Clive, ha aggiunto, «era la persona più cortese e gentile che abbia mai incontrato. So che le sue avventure continueranno». 


 



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"Sahara" era stato adattato nel 1992 in un film con Matthew McConaughey e Penélope Cruz. I suoi libri sono stati pubblicati in più di 40 lingue. Era stato sposato con Barbara Knight per quasi cinquant'anni, fino alla sua morte nel 2003; lascia tre bambini, Teri, Dirk, and Dayna. In seguito si era risposato con Janet Horvath. Il figlio era stato chiamato Dirk, come il suo personaggio non a caso: è stato lui il coautore degli ultimi romanzi.

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Nato nella città americana di Aurora (Illinois) nel 1931, da padre tedesco e madre americana, si arruola nell'Aviazione e partecipa anche alla guerra di Corea. Gli anni Sessanta segnano il suo ingresso nel mondo della pubblicità, come direttore creativo di un'importante agenzia americana. Nel 1978 fonda la National Underwater & Marine Agency, una organizzazione non profit che si occupa della localizzazione e recupero di relitti sommersi di rilevanza storica: un'attività che ispirerà anche molti suoi libri. 

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Il mare e il cielo sono stati gli orizzonti della sua immaginazione. La sua attività di scrittore inizia nel 1965 con "Enigma". Il suo iconico personaggio è Dirk Pitt,  ingegnere navale e insieme anche maggiore dell'aeronautica statunitense; ma anche il suo inseparabile compagno d'avventura Albert Giordino è centrale nella sua opera. In tutti questi anni Cussler ha portato a termine circa un'ottantina di progetti editoriali, tra libri suoi, quelli scritti col figlio, e altri con undici coautori. L'ultimo "Il destino del faraone" è stato firmato con il figlio: un'altra avventura all'ultimo respiro, in più continenti, del solito DIrk Pitt, che parte dall'assassinio di una squadra di scienziati Onu in Salvador.

«Dirk avrà sempre un posto nel mio cuore, perché è stato lui a cominciare tutto questo», ha detto Cussler una volta in un'intervista. «Spero che i lettori vedano Pitt come un tipo normale, piovuto dal cielo. Ama l'Aviazione, la tequila, e qualche volta si concede un sigaro».

Il suo editore italiano, Longanesi, ha pubblicato di recente il suo ultimo romanzo, "Il destino del Faraone". I suoi successi sono sbalorditivi: oltre 126 milioni di copie vendute nel mondo (di cui 8 in Italia). I suoi libri sono finiti per venti volte nella classifica dei bestseller del New York Times e sono stati pubblicati in 40 lingue e in un centinaio di Paesi.

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«Sono rimasto molto addolorato - ha commentato il suo editore, Stefano Mauri, presidente del gruppo GeMS- nello scoprire della scomparsa di Clive Cussler, il più amato tra i maestri dell’avventura nel mondo. I suoi romanzi hanno appassionato lettori di diverse generazioni per decenni in tutto il mondo. "Recuperate il Titanic" fu il primo libro pubblicato in Italia da Rizzoli grazie a Mario Spagnol, che a metà degli anni ’90 ne riprese la pubblicazione in Longanesi con crescente successo».

«Ironia, emozioni, intrecci geniali sono stati la sua cifra. Clive Cussler sapeva di cosa scriveva essendo stato uno dei più importanti cercatori di tesori militari sottomarini, oltre che un importante collezionista di auto d’epoca.
La sua enorme fortuna editoriale gli ha consentito di finanziare e dirigere in prima persona  diverse imprese incredibili. Più volte in passato è venuto in Italia per incontrare i suoi lettori in festival come Mantova e Salone di Torino. Ricordo che una volta si mise degli occhiali scuri e dal pubblico fece domande sempre più stringenti e difficili a un altro scrittore internazionale di bestseller mettendolo sempre più in difficoltà per poi svelare la propria identità e affogare il tutto in una grande risata collettiva. Mi piace ricordarlo così. Un grande uomo, capace di una eccezionale leggerezza e simpatia».


 
 

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