Questi nuovi indizi confermano quanto riportato nella biografia di un assistente di Michelangelo, Raffaello da Montelupo, in cui si racconta come il maestro rinascimentale fosse mancino naturale e provasse sempre a usare la mano destra, tranne che nelle azioni di forza. Le prove, spiega Lazzeri all'Ansa, «emergono dall'analisi del tratto dei disegni e dallo studio del 2016 in cui ho descritto l'artrite degenerativa che ha colpito la mano di Michelangelo, in particolare la mano sinistra come si evince dai quadri, usata per i lavori di forza come scolpire e cesellare. Altro elemento suggestivo è che Michelangelo in giovane età intaglia e incide un crocifisso per l'abbazia di Santo Spirito in cui l'iscrizione è dipinta da destra a sinistra, molto probabilmente perché all'epoca era ancora più abile con la mano sinistra nella pittura».

La mano sinistra di Michelangelo i cui si notano gli effetti dell'artrite reumatoide
Il continuo celare la propria natura era dovuto ai pregiudizi che al tempo che colpivano i mancini. «Sicuramente questi pensieri erano ancora più forti per gli artisti che lavoravano a contatto con il clero», conclude Lazzeri.
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