Presta: "Oltre il Ruggito del Coniglio,
il mio taccuino infame in un libro"

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Lunedì 4 Novembre 2019, 23:10 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 17:01

Alla lavagna dell'Interrogazione del Messaggero con Alvaro Moretti, Marco Presta. Autore, umorista, anima con Antonello Dose del successo di 25 anni del Ruggito del Coniglio, lo scrittore romano presenta il suo "Fate come se non ci fossi", in uscita con Einaudi. "Ci sono storie della mia vita, della mia famiglia o di pura fantasia, ma verosimili: tutta la realtà, raccontata ma con lo sguardo spostato di dieci centimetri". Presta parla dei suoi maestri: "Camilleri, Ronconi soprattutto Vaime: mi piacerebbe essere un maestro come loro. Ma quando abbiamo creato un talent per trovare i "nuovi conigli", tra i 500 giovani visti e sentiti non ne abbiamo scovati. E ci tocca proseguire". Il rapporto speciale con Antonello Dose: "Siamo così diversi. Ho scoperto della sua sieropositività dal suolibro autobiografico: lui voleva proteggermi, ma rimasi di stucco". Il pensiero per l'Africa: "Come ogni cinico, sono in realtà un grande sognatore. E' da lì che l'umanità rinascerà". Nelle storie del suo libro molti personaggi riconoscibili raccontati con la penna che taglia grazie all'ironia e al tocco di uno degli ultimi umoristi d'Italia. "In fondo, è un taccuino infame. Io critico, sono un po' moralista, poi però accetto. Sono uno perbene, tanto che tifo Ginko e spero Diabolik venga arrestato".

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