La sua vasta produzione saggistica annovera importanti studi su Montaigne, Rousseau e Baudelaire, ha ricevuto nel 1984 il Premio Balzan. Einaudi ha pubblicato i suoi libri «L'occhio vivente», «Il rimedio nel male. Critica e legittimazione dell'artificio nell'età dei Lumi», «A piene mani. Dono fastoso e dono perverso», «Azione e reazione. Vita e avventure di una coppia» (2001), «Montesquieu» e «L'inchiostro della malinconia». È autore di saggi fondamentali come «Jean-Jacques Rousseau. La trasparenza e l'ostacolo» (Il Mulino), «Montaigne. Il paradosso dell'apparenza» (Il Mulino).
Nel 1958 Starobinski ottiene il dottorato in lettere con una tesi dedicata a Rousseau.
I suoi studi di medicina e poi una formazione in psichiatria lo portano a interessarsi della depressione e di ottenere nel 1960 il titolo di dottore in medicina, svolgendo attività negli ospedali di Ginevra e di Losanna. Ha insegna principalmente letteratura francese ma anche storia delle idee e storia della medicina nelle università John Hopkins di Baltimora (Usa) e di Basilea, come pure al Collège de France di Parigi e al Politecnico federale di Zurigo.
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