Il Festival «Kum!» di Ancona: al centro i temi della guarigione e del rinascere

Il Festival «Kum!» di Ancona: al centro i temi della guarigione e del rinascere
di Andrea Velardi
7 Minuti di Lettura
Venerdì 19 Ottobre 2018, 00:42
«Curare, educare, governare» è il sottotitolo della seconda edizione del Festival KUM!, con la direzione scientifica dello psicoanalista Massimo Recalcati, dedicato quest’anno al tema del rinascere. «Risurrezioni», in scena nei giorni 19-21 ottobre 2018 ad Ancona, è organizzato dal Comune di Ancona con il contributo della Regione Marche e della Fondazione Cariverona, e il coordinamento organizzativo dell’associazione culturale Esserci, con Jonas Onlus, ed ha il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni. La manifestazione sarà «palcoscenico per il dialogo non solo di specialisti della clinica – psicoanalisti, psichiatri, medici, pedagogisti – ma anche di filosofi, storici, scrittori, teologi che hanno, in forme diverse, una presa diretta sul tema della cura dei differenti volti della sofferenza: del malato, della Polis, della Terra e di noi stessi».

Massimo Recalcati e Federico Leoni spiegano che «nella parola KUM! è contenuto il grande tema del rinnovamento della vita laddove la vita pare morta, finita, gettata in uno scacco fatale. È la parola che Dio rivolge a Giona e Gesù a Lazzaro: Alzati! Ne abbiamo fatto la parola chiave delle pratiche della cura …. è possibile rialzarsi quando l’esperienza della caduta, della malattia, del fallimento, della catastrofe appare senza rimedio? È possibile una vita dopo la morte, tema caro alle religioni, ma è possibile ridare vita ad una vita che sembrava perduta, ricostruire una città che è stata distrutta, ritrovare un popolo che sembrava privato di ogni forma di identità, restituire un volto umano alla vita dopo l’esperienza dell’orrore? Nella grande metafora cristiana della resurrezione è in gioco la forza della vita che resiste alla tentazione della morte e della distruzione. Ma anche l’evento della sorpresa che accompagna il “miracolo” dell’uscita dal sepolcro. Ebbene non sono proprio questa resistenza e questa sorpresa – intesi laicamente – al centro di ogni avventura di cura?» e si pongono il compito arduo e in-attuale di «testimoniare che non tutto è morte, non tutto è devastazione, non tutto è destinato a finire, che risorgere è un compito della vita».

Il programma, vastissimo e ricchissimo, con oltre 40 incontri con più di 60 relatori, è organizzato in sezioni «le Lectio, con importanti nomi della filosofia, della psicoanalisi, della letteratura e della medicina; i Dialoghi e le Conversazioni su temi salienti del mondo della cura; i Ritratti di grandi pensatori; le Letture; Lo sguardo di Ippocrate; la Psicologia da tè con letture e pensieri sui grandi classici della psicoanalisi, davanti a una tazza fumante di infuso; gli Aperitivi filosofici; A cena con l’autore; Cineocchio; la Presentazione». Le quattro lectio vedranno venerdì 19 Stefania Carnevale,  che affronta il tema «Risorgere dal carcere. La pena come riabilitazione fra ideale e reale»; sabato 20 il filosofo Rocco Ronchi con «Kum! Dal soggetto razionale all’”anarca” populista. Kum!»; lo psicoanalista francese Bernard Toboul risponde alla domanda «Dopo il trauma, la vita?». Domenica 21 è la volta di Massimo Recalcati, con «Lutto e risurrezione nella pratica clinica e nel lavoro dell’arte», dedicata all’esperienza del lutto e della perdita, non solo dell’oggetto amato, ma del mondo intero.

Per la sezione «Dialoghi» i filosofi Federico Leoni e Gianluca Solla si interrogano su «Deposizione come risurrezione. Da Masolino a Bill Viola», analizzando i due grandi motivi pittorici della tradizione cristiana, Deposizione e Risurrezione. L'anestesista Francesca De Pace, il direttore del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa, Daniela Storani del Centro Nazionale Trapianti e il chirurgo dei trapianti Andrea Vecchi si confrontano su «Donazione, trapianto: emozione». «La psicoanalisi, quando una vita ricomincia a vivere» è il titolo dell’incontro con la psicoanalista Silvia Lippi e il filosofo Romano Madera «in cui ci raccontano la vita che risorge nella luce tutta laica e quotidiana della loro pratica clinica, a partire dalle figure di Jacques Lacan e Carl Gustav Jung. Il primo sosteneva che il percorso di un'analisi consiste nel riprendere a giocare da vivi una partita, la vita, che avevamo iniziato a giocare da morti. Jung meditando sulle tante forme culturali e rituali in cui si esprime l'archetipo fondamentale della rinascita, proponeva che vivere sia rinascere continuamente e che la psicoanalisi stessa non faccia che accompagnare alla riscoperta di questa dimensione dell'esistenza».

La saggista e autrice radiofonica Gabriella Caramore e Fulvio Ferrario, teologo e pastore valdese, parlano di Risurrezione: l’illusione di un avvenire?. «Vere e false risurrezioni» è uno dei dialoghi più attesi del Festival con il sociologo del lavoro Federico Chicchi e lo scrittore Domenico Starnone,  che ha appena raccolto in un volume dal titolo «Le false resurrezioni», Einaudi, tre racconti scritti tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, «con tre quarantenni alle prese con i loro grandi e piccoli fallimenti e con i loro tentativi di ricominciare – ci ricordano come la smobilitazione dei diritti, la precarietà dell'impiego e il dramma della disoccupazione facciano spesso da sfondo a vicende in cui si intrecciano la fine drammatica di un progetto e il rinascere imprevisto della speranza». Seguono «La cura come pratica di fabbricazione dell’essere», riflessione dello psicoterapeuta argentino Aldo Becce e dell’epistemologa Luigina Mortari; «L’Eresia giusta» con Massimo Recalcati e lo scrittore Paolo Giordano che, nel suo ultimo libro “Divorare il cielo”, fa «emergere con forza il potere eretico del “no?”. Non adattarsi alle convenzioni porta sempre con sé un rischio di morte, insieme alla possibilità della rinascita». Le possibilità di una «Risurrezione della sinistra?» sono affrontate da Paolo Marasca, Assessore alla Cultura di Ancona, dalla giornalista Concita De Gregorio e dal sindaco di Ancona Valeria Mancinelli.

«Le Conversazioni» si snodano a partire dal tema Desiderio e rinascita con gli psicoanalisti Francesco Giglio e Sara Riccardi e lo psichiatra Piero Feliciotti. Poi «Incontri con la sofferenza infantile», una conversazione a tre voci con la psicoterapeuta Giorgia Cannizzaro, lo psichiatra Michele Rugo e lo psicoanalista Uberto Zuccardi Merli; le psicoanaliste Maria Laura Bergamaschi e Monica Carestia propongono una riflessione sulla scuola nell’incontro: «Il corpo insorto. Amare le vite storte». Assieme agli allievi dell'Istituto Podesti Calzecchi Onesti di Ancona, affronteranno  il  difficile tema del rinnovamento della scuola alla luce dei desideri e delle speranze soprattutto dei giovani che il sistema vorrebbe mollare e dare per persi.  Un confronto tra religioni diverse è quello proposto da don Luigi Epicoco, teologo e scrittore, il monaco buddista italiano Lama Paljin Tulku Rinpoce e il rabbino e scrittore Roberto Dalla Rocca.

Nella sezione «I Ritratti» rSusanna Mati tratteggia Friedrich Nietzsche, il filosofo Simone Regazzoni racconta il suo maestro, Jacques Derrida, «il più attento tra i filosofi contemporanei al legame tra vita e sopravvivenza, vita e ritorno spettrale del morto»; Romano Madera racconta Carl Gustav Jung alle prese con «il disagio di una civiltà che non trova scopo in se stessa». San Paolo sarà presentato dal filosofo Luca Bagetto e invece Federico Leoni ricorderà Edmund Husserl e l’ ultima sua opera “La crisi delle scienze europee”, «scritta a ridosso della presa del potere da parte del nazismo e dello scoppio della seconda guerra mondiale, solleva una domanda radicale sul senso dell'intera vicenda di quella sfuggente entità che si chiama Europa».

Per la sezione «Le Letture» Massimo Recalcati parla del libro “La strada” di Cormac McCarthy; il filosofo Federico Ferrari racconta Cristina Campo, una delle più grandi saggiste del Novecento italiano, attraverso il saggio “Attenzione e poesia”; la scrittrice e drammaturga Valeria Parrella legge l’”Antigone” di Sofocle e l’autore Marco Belpoliti propone due versioni di “Se questo è un uomo” di Primo Levi, quella del 1947 che lessero solo duemila persone e quella del 1958 che leggiamo ancora adesso. «Lo sguardo di Ippocrate» approfondisce «La terapia nel disturbo di gioco d’azzardo» con lo psicoterapeuta Leopoldo Grosso. La cucina è la protagonista dell’incontro «Potenzialità e prospettive della cooking therapy», un vero e proprio cooking show in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi e la cooperativa Lavoriamo insieme, con il neuroscienziato Antonio Cerasa e il giornalista Marco Ferrazzoli. Il medico Ernesto Burgio e la psicologa Daniela Lucangeli parlano di «Genio e follia. Morte e rinascita dell’Io». E ancora approfondimenti sul cinema con il critico Andrea Bellavita, alla ricerca del nucleo mistico del genere horror tra zombie e redivivi venuti a seminare paura tra gli umani; gli incontri de «La Psicologia da tè», «Gli Aperitivi filosofici», la  cena con l’autore insieme al poeta Umberto Piersanti. KUM! si chiude nel foyer della Mole di Ancona con un evento speciale tra anticipazioni dell’edizione 2019, musica e danza floor.
 
 
 
 
 
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