Si possono vedere nella mostra “Poeti a Roma. Resi superbi dall'amicizia”, a cura di Giuseppe Garrera e Igor Patruno, dal 30 marzo al Wegil di Roma. L'esposizione - dalla collezione privata di Garrera, con tra gli autori degli scatti Antonio Sansone, Tazio Secchiaroli, Rodrigo Pais, Dario Bellini, Jerry Bauer e Alberto Durazzi - si apre con le immagini dell'arrivo di Pier Paolo Pasolini a Roma negli anni Cinquanta, ritratto nelle baraccopoli, con i ragazzi, che gioca, e si chiude con la sua morte nel 1975 all'Idroscalo e i funerali a Roma e a Casarsa.
Tra gli scatti molto rari, due ritratti del 1966 di Amelia Rosselli della quale viene riportata nella didascalia anche una lettera in cui la poetessa chiede nel 1968 a Pasolini di far ristampare la raccolta di “Poesie” di Sandro Penna uscita nel 1957.
Raro anche il ritratto del 1953 di Anna Maria Ortese e la sequenza delle foto all'Idroscalo del corpo martoriato di Pasolini tratte dagli archivi dismessi dei giornali di cui normalmente venivano pubblicati alcuni scatti.
C'è anche una foto tessera di Dario Bellezza che nel retro scrive di se stesso: «Questo è un pezzo di Merda, fesso, idiota, figlio di mignotta, stronzo, paraculo, scemo, vestito di marrone, cretino, scemunito, rompi cazzo».
E poi ci sono le serate di presentazioni, le cene, gli incontri da Rosati a Roma, le feste in casa, i premi tra cui spicca una sequenza di foto che ritraggono Laura Betti, Pasolini e Goffredo Parise nel 1962 al Premio Strega.
Le presentazioni come quella de “Lo scialle andaluso” della Morante dove Moravia arriva con una bellissima Dacia Maraini. E ancora Gadda con un abito liso allo zoo, Penna che canta e un giovane Vincenzo Cerami assistente di Pasolini durante le riprese di “Uccellacci e uccellin”. Esposte anche prime edizioni, inserti e rare incisioni discografiche come “Ungaretti, la poesia, i poeti” della Eri.
E il 15 giugno, a una settimana dalla chiusura della mostra il 23 giugno, un grande evento che ricorderà quelli che ci sono stati a Roma negli anni Settanta con Renato Nicolini.
All'esposizione, promossa dalla Regione Lazio, organizzata da AGCI lazio in collaborazione con Laziocrea, sono collegati anche una serie di appuntamenti ed eventi che prendono il via il 29 marzo al Wegil con un incontro dedicato a “Tra il disprezzo e la noia. La Roma di Alberto Moravia”, con Dacia Maraini, Elisabetta Mondello e Renzo Paris.
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