Fai: arte, castelli fantastici e stanze d'amore. Le Giornate di Primavera svelano 600 tesori il 15 e 16 maggio

Fai: arte, castelli fantastici e stanze d'amore. Le Giornate di Primavera svelano 600 tesori il 15 e 16 maggio
di Laura Larcan
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Giovedì 6 Maggio 2021, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 30 Maggio, 17:00

Arte e natura in Italia, un duetto tutto da riscoprire. Ritornano le Giornate Fai di Primavera dopo l’anno “horribilis” del 2020 piagato dal Covid che ne aveva decretato l’annullamento. Da mettere in agenda il fine settimana del 15 e 16 maggio, quando grazie al Fondo ambiente italiano, apriranno eccezionalmente 600 tesori del patrimonio naturalistico e artistico, in una mappa di 300 città.

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Qualche esempio? Il bizzarro eclettico fantasmagorico Castello di Sammezzano a Reggello (FI), la Villa segreta “massonica” “Il Vascello” a Roma, le chiese visionarie di Gio Ponti a Milano e Taranto, e la delizia del borgo di Santa Maria del Cedro (CS). Ad Andrea Carandini, presidente del Fai, spetta la presentazione della 29esima edizione della Giornate Fai di primavera, che ha ricevuto riconoscimento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nella cornice del Ministero della Cultura, al fianco del ministro Dario Franceschini, il viaggio tra le meraviglie da riscoprire è cominciato. C’è l’Eremo di San Vito Chietino, una piccola casa rurale circondata da una natura selvaggia e impervia, che fu ritiro “d’amorosi sensi” di Gabriele d’Annunzio e Barbara Leoni, la “bella romana”.

In Basilicata si può scegliere tra la piazza del Duomo di Matera dove spicca Palazzo Malvinni Malvezzi, o le cascate termali di Latronico, in località Calda e ai piedi del Monte Alpi che rappresentano una vera e propria oasi di benessere. In Calabria spicca il Parco Archeologico di Laos dove apre il Museo del Cedro dedicato alla coltivazione della pianta omonima, varietà liscio diamante qui diffusissima particolarmente legato alla cultura ebraica. Sempre al Museo del Cedro, sabato e domenica si alterneranno Show Cooking e incontri tematici incentrati sull’importanza del cedro nella cultura ebraica. In Campania, di grande interesse naturalistico, archeologico e paesaggistico, è il Parco del Pausilypon che si estende tra la piana di Coroglio e la Baia di Trentaremi e vi si accede tramite la Grotta di Seiano, galleria che attraversa il banco tufaceo di cui è costituita la collina di Posillipo. A Bologna, apre palazzo Campana sede della Prefettura dal 1927, realizzato per volontà di Francesco Ercole Caprara, importante notaio bolognese della seconda metà del 1500, e il Grand Hotel Majestic Baglioni, dove molti sono stati gli ospiti illustri che vi sono avvicendati, come Nicola Romanov, Lady Diana, Federico Fellini e Filippo Tommaso Marinetti.

A Roma spicca la segreta inaccessibile Villa Il Vascello, sul colle del Gianicolo, sede del Grande Oriente d’Italia, la più antica istituzione massonica del Paese. Fu progettata nel Seicento da Plautilla Bricci, probabilmente la prima “architettrice” della storia, che si ispirò al linguaggio del Bernini (la scogliera dell’entrata verso Porta San Pancrazio richiama la Fontana dei Quattro Fiumi di Piazza Navona). E Palazzo Borromeo ospita l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede sin dal 1929: è l’unica Ambasciata al mondo che si trovi nella Capitale del medesimo Stato che rappresenta. Progettato da Pirro Ligorio nel Cinquecento per volontà di Papa Pio IV. Fino alla splendida Villa Blanc, sede della Luiss, voluta dal barone Alberto Blanc, dopo la nomina a Ministro degli Esteri del Governo Crispi nel 1895, nel parco su via Nomentana che segna un momento di grande interesse per la Roma di fine Ottocento. Nel Lazio anche Bagnoregio, paese situato tra Orvieto e Bolsena e circondato dalla Valle dei Calanchi, risale all’età pre-etrusca.

A Genova, apre il Castello Mackenzie, oggi sede della Cambi Casa d’Aste, edificato su una villa preesistente tra il 1893 e il 1905 dal giovane architetto fiorentino Gino Coppedè, su commissione del ricco assicuratore, scozzese d’origine ma fiorentino d’adozione, Evan Mackenzie, che volle realizzare una sontuosa residenza che gli ricordasse l’amata Toscana. Milano celebra Gio Ponti con la la chiesa di San Francesco d’Assisi al Fopponino. E il Teatro alla Scala e il suo Museo Teatrale. Nelle Marche si visita Rocca Costanza, costruita fra il 1474 e il 1483, ed è la più importante opera di fortificazione della città, e ad Ascoli Piceno il Palazzo Vescovile o Episcopio che comprende la parte più rilevante del complesso episcopale della diocesi.

Fino alla Toscana, dove si può scoprire il Castello di Sammezzano.

Chiuso alle visite dal 2016, aprirà eccezionalmente per le Giornate FAI di Primavera 2021 il Castello di Sammezzano, tenuta di caccia in epoca medicea, riprogettato nel secondo Ottocento in stile orientalista dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes D’Aragona, protagonista della vita culturale fiorentina, che lo rese un edificio senza pari in Italia e con pochi confronti a livello internazionale, per la rievocazione in 13 sale monumentali di capolavori architettonici di arte indiana e moresca.

In Umbria, poi, aperta eccezionalmente Villalago rappresenta la nobile testimonianza di un multiforme utilizzo del territorio. Costruita su un poggio che si affaccia sul contesto ambientale del Lago di Piediluco, la villa, voluta dal barone Eugenio Franchetti, fu costruita alla fine dell’Ottocento su disegno dell’architetto fiorentino Giuseppe Boccini. Oltre al borgo di Montesanto situato in una posizione panoramica a strapiombo sulla valle del fiume Vigi, nel corso dei secoli è stato un importante centro conteso tra gli Alviano di Mevale, signori di Camerino, e il Comune di Spoleto.​

«Con questa iniziativa la natura e la storia si percepiscono in una relazione armoniosa», commenta Andrea Carandini. «Si tratta del maggiore evento culturale di piazza possibile in grande parte del paese - continua l'archeologo - Con la rete di personale apriremo 600 luoghi in 300 città, dove spicca il fantasmagorico Castello di Sammezzano. Il 50 % dei luoghi sono all’aperto. Una prima riapertura penalizzata - osserva Carandini - rispetto all’ultima edizione che registrò 1100 luoghi in 430 città. Con l’attuale contingentamento potremo raggiungere almeno 200mila visitatori, un terzo rispetto al passato. Poco ma meglio di niente. Tutto si deve alla qualità eroica da 350 presidi del Fai sparse nel territorio. Con 70 proprietà e migliaia di luoghi sul territorio - conclude Carandini - il Fai rappresenta una forza culturale civica di rilevanza nazionale ridonando agli italiani la coscienza dei luoghi».

Partner clou, la Rai, con Marcello Foa: «Il nostro paese ha bisogno di bellezze del nostro paese. E il pubblico apprezza tantissimo. Durante la pandemia, l’impossibilità di viaggiare è stata colmata dai nostri servizi. Ora attraverso la promozione della settimana del Fai dall’11 al 16 maggio è un invito alla ripartenza, per rilanciare il paese». Fabrizio Curcio ricorda i volontari della Protezione Civile che supporta l’evento del Fai.

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