“La musica è stata una delle grandi passioni della mia vita. Dico è stata, perché ora non ho più occasione di ascoltarne, altro che nei miei ricordi. Essa m’ha portato gioie e certezze ineffabili, e mi ha dato la prova che qualcos’altro esiste oltre il nulla, contro il quale sono andato sempre a sbattere, dovunque.
Essa corre come un filo conduttore attraverso il labirinto di tutta la mia opera”. In queste parole di Marcel Proust è racchiuso il senso dell’omaggio musicale che l’Accademia Filarmonica Romana propone nella serata al Teatro Argentina, progetto nato da una idea di Andrea Lucchesini. A dare voce allo scrittore francese con alcuni estratti dai sette volumi che compongono quel capolavoro che è “À la recherche du temps perdu” sarà l’attore romano Edoardo Pesce, atteso di nuovo sul grande schermo dal 24 febbraio (e poi su Rai1) nel film di cui è protagonista “Permette? Alberto Sordi”, per la regia di Luca Manfredi, realizzato in occasione dei cento anni della nascita del grande attore romano.
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