Feminism4, Dacia Maraini e Luisa Passerini inaugurano il 7 marzo la Fiera dell’editoria delle donne

Feminism4, Dacia Maraini e Luisa Passerini inaugurano il 7 marzo la Fiera dell’editoria delle donne
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Sabato 6 Marzo 2021, 16:08

Le madrine della quarta edizione saranno la scrittrice Dacia Maraini e la storica Luisa Passerini, ma domenica 7 marzo alle ore 16 per l'incontro di inaugurazione intitolato “La cultura a-venire” saranno presenti (in streaming) anche l'attrice Anna Foglietta e le scrittrici Igiaba Scego, Silvia Federici e Nadia Terranova. Obiettivo della quarta edizione di Feminism4 Fiera dell’editoria delle Donne è quello di valorizzare la produzione d’autrice dando visibilità all’editoria di qualità, sostenendo i luoghi delle donne quali spazi di libertà comune. All'apertura ci saranno anche Marco Zapparoli, Presidente Adei (l'Associazione degli editori indipendenti), la presidente della Casa Internazionale delle Donne Maura Cossutta e Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio di Roma. Farà seguito una tavola rotonda per ragionare sugli scenari prossimi futuri e la centralità della produzione culturale delle donne, alla luce di quanto e come sono cambiate scrittura, editoria, arte, cinema, teatro e tv in questo anno di pandemia.

A questa edizione online che durerà fino all’autunno hanno aderito più di sessanta editori: ricco il calendario: narrativa, poesia, saggistica e numeri di riviste dedicate, con una particolare attenzione all’attualità politica e letteraria che le donne e i femminismi, in Italia e nel mondo, stanno producendo. L'incontro di apertura e la tavola rotonda si potranno seguire su https://www.youtube.com/watch?v=nMopgwXs-rU e su  https://www.facebook.com/feminismfieraeditoria/posts/122327736559965notif_id=1614676075110759¬if_t=live_video_schedule_broadcaster&ref=notif.

Il progetto Feminism, ideato e curato da Maria Palazzesi, Anna Maria Crispino, Giovanna Olivieri e Stefania Vulterini, ha la sua base alla Casa Internazionale delle Donne di Roma ed è organizzato da Archivia, la rivista Leggendaria e la collana “Sessimo Razzismo”.

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