La Domus Aurea e il flop degli sponsor, Franceschini: «I privati si sveglino»

La Domus Aurea e il flop degli sponsor, Franceschini: «I privati si sveglino»
di Laura Larcan
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Martedì 28 Marzo 2017, 14:26 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 14:53
La Domus Aurea incassa il flop di sponsorizzazioni e mecenati privati. L'operazione di crowdfunding ma anche le donazioni attraverso la piattaforma dell'Art Bonus per la Reggia di Nerone non sono andate bene. La constatazione, con un pizzico di amarezza, arriva direttamente dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, durante la presentazione del G7 della Cultura.

«L'Art bonus non e' andato molto bene per la Domus aurea, mi aspettavo che le grandi imprese si prendessero a gomitate sui denti, spero che si sveglino», commenta il ministro che ha fatto il punto sulla svolta amministrativa dell'importante complesso archeologico che si estende sotto il Colle Oppio. Franceschini ha infatti ricordato il passaggio "epocale" dettato dalla riforma: «La Domus aurea passerà al nuovo Parco del Colosseo per cui è stato aperto il bando per il direttore, che si chiuderà il 14 aprile. Mi aspetto che, sulla base del lavoro positivo fatto dalla Soprintendenza, questo passaggio consentirà di essere più dinamici per la raccolta di risorse private».

La Domus Aurea continua comunque ad essere al centro di un complesso intervento di restauro grazie ai fondi del Mibact: «La Domus Aurea - ha aggiunto Franceschini - ha avuto finanziamenti importanti per 13 milioni di euro dal Cipe per un intervento, che è in corso, propedeutico al resto del restauro, che è il completamento del giardino per renderlo impermeabile. Quanto durerà è difficile dirlo, c'è una parte che non è mai stata scavata e non si sa cosa ci sia. È una sfida straordinaria che andrà avanti».
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