La storia, nata e sviluppata in Italia, va alla scoperta del Dante bambino, di cui non si sa moltissimo. Gli autori provano a immaginare un fatto che possa averlo impressionato negli anni della sua giovinezza, per poi tornare anni dopo a galla, ispirandolo nella composizione della Divina Commedia. In occasione dei 700 anni della morte di Dante, Giunti Editore presenta un volume celebrativo, “PaperDante”, che sarà in libreria dal 17 marzo. Insieme al racconto illustrato Disney ispirato all’infanzia del Sommo Poeta, vengono ristampate le due celebri parodie dantesche: “L’Inferno di Topolino” di Guido Martina (1949-50) e “L’Inferno di Paperino” di Giulio Chierchini, coadiuvato nella sceneggiatura da Massimo Marconi (1987).
«Disney non poteva perdere l’occasione di celebrare a suo modo il genio di Dante – afferma Veronica Di Lisio, direttore editoriale Disney Libri per Giunti Editore - Il racconto PaperDante è una storia che va alla scoperta del Dante bambino. L’incontro tra il giovane papero e il Poeta ci è sembrato come una luce in grado di aprire uno squarcio in queste giornate buie, una scintilla che ispiri il desiderio di conoscere. Il lume della candela sulla copertina rappresenta proprio quel varco di luce che Dante ha aperto al suo tempo».
Il racconto illustrato scritto da Augusto Macchetto, con i disegni di Giada Perissinotto e i colori di Andrea Cagol, riporta il lettore all’infanzia di Dante, durante una calda estate fiorentina.
In questo cammino nell’antro della terra, a un tratto compare una figura quasi angelica, una bellissima Paperina nelle vesti di Beatrice, per tutti PaperBice, di cui Dante è infatuato. Beatrice mostra al giovane lo spiraglio da cui poter riemergere all’aria aperta. A questo punto, Dante capisce che era proprio la voce di Beatrice ad averlo guidato nel suo percorso; la stessa figura che lo accompagnerà idealmente nel viaggio della Divina Commedia qualche decennio dopo. Una curiosità: l’attuale sede storica di Giunti Editore a Firenze, Villa La Loggia, è l’antica dimora di Brunetto Latini, maestro di Dante, che nella storia la famiglia papera degli Alighieri passa a rendere omaggio prima di raggiungere Villa Camerata.