Mascherine contro la violenza e la mafia: un video con Luisa Ranieri, Geppi Cucciari e Malika Ayane

Mascherine contro la violenza e la mafia: un video con Luisa Ranieri, Geppi Cucciari e Malika Ayane
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Lunedì 11 Maggio 2020, 20:34
Non solo uno strumento a tutela della salute personale e collettiva, a Casal di Principe le mascherine sono diventate anche un simbolo del contrasto alla violenza di genere e alle mafie. Promossa dalla Cooperativa E.V.A. è partita la raccolta fondi “Mascherine contro la violenza” con l'obiettivo di raccogliere i fondi necessari a supporto del laboratorio sartoriale avviato in un bene confiscato al clan dei Casalesi, che vede impegnate un gruppo di donne in uscita da situazioni di violenza nella produzione di 500 mascherine al giorno da donare alle operatrici dei 253 centri antiviolenza presenti in tutta Italia. Sessantamila euro è la somma necessaria per garantire la copertura del fabbisogno fino a dicembre 2020.



E sui canali della Cooperativa Sociale E.V.A. va in onda  lo spot realizzato dall’agenzia Independent Ideas grazie al generoso contributo di tre artiste del mondo dello spettacolo: Luisa Ranieri, Geppi Cucciari e Malika Ayane che hanno risposto all’invito delle associazioni promotrici a condividere e promuovere le finalità del progetto. Il progetto “Mascherine contro la violenza”, che ha ottenuto il plauso della Ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti e al quale ha aderito anche la sartoria del Teatro San Carlo che metterà la propria arte e i propri saperi artigianali a disposizione delle donne coinvolte nell’iniziativa, risponde in maniera proattiva all’emergenza causata dal Covid19 e rappresenta un’idea potente, oltre che una sperimentazione virtuosa capace, per la prima volta in Italia, di tenere insieme il contrasto alle mafie, alla violenza di genere e al contagio.

Certificate, semplici e di colore azzurro, le mascherine possono essere riutilizzate fino a dieci volte dopo essere state igienizzate a 40 gradi e con una soluzione disinfettante.
Come spiegano le organizzazioni promotrici: «In questo primo mese di lavoro abbiamo sostenuto l’autonomia di 6 donne e spedito già più di 700 mascherine ai primi centri destinatari; ci rivolgiamo alle tante e ai tanti che credono nelle potenzialità e nella forza di questo progetto, perché solo con l’aiuto di tutte e tutti potremo portarne a termine lo scopo e insieme dimostrare di aver fatto qualcosa di davvero straordinario per non lasciare nessuna indietro». 

 
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