Con lui, i giurati del Malaparte (Leonardo Colombati, Giordano Bruno Guerri, Giuseppe Merlino, Silvio Perrella, Emanuele Trevi e Marina Valensise), che seguono i suoi romanzi da parecchi anni. Un’attenzione che si è intensificata con la pubblicazione in Italia del suo ultimo romanzo, La casa dei nomi (Einaudi), incursione sul tema dei miti greci di straordinaria vitalità. «Ci troviamo a Capri per l’ottava volta dalla ripresa del Premio - afferma Gabriella Buontempo - e quest’anno c’è una soddisfazione in più: avere scelto un autore europeo impegnato nella difesa dei diritti dei più deboli mi sembra un bel segnale, in un momento storico in cui troppo spesso il mondo attorno a noi pare dimenticarsene. Senza naturalmente trascurare la qualità dell’autore, come sempre al centro dell’attenzione della giuria».
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