Wikileaks punge anche Ben Affleck: fece pressioni per nascondere un segreto sui suoi avi

Ben Affleck
di Anna Guaita
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Sabato 18 Aprile 2015, 21:36 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 08:10

NEW YORK – Scandali e scandaletti. Ne sono in arrivo molti, grazie a Wikileaks. L’organizzazione che ha come missione di rivelare in internet documenti segreti di ogni genere ha appena riversato sul proprio sito ben 173 mila e-mail private della Sony Picture. Sono il frutto dell’aggressione condotta contro la società cinematografica lo scorso novembre da pirati elettronici che secondo l’Fbi lavoravano per conto della Corea del nord. E fra queste mail già ne spiccano alcune destinate a mettere in imbarazzo Ben Affleck.

Secondo uno scambio di missive elettroniche fra il Ceo della Sony e il conduttore di un programma del canale pubblico PBS dedicato a ricostruire la geneaologia di persone famose, Affleck aveva chiesto che nel corso del programma venisse taciuto il fatto che un suo avo era stato proprietario di schiavi.

Lo scorso novembre alcuni media avevano pubblicato già alcune delle e-mail imbarazzanti, come quella in cui il produttore Scott Rudin descriveva Angelina Jolie come una giovane attrice con poco talento ma molto viziata.

La Sony aveva minaccato denunce e querele verso gli organi di stampa che avessero reso pubblice le mail piratate. E così ha limitato i danni. Ha anche deciso poi di rilasciare nelle sale il film “The Interview”, probabile causa dell’ira coreana poiché vi si immaginava l‘uccisione del dittatore Kim Jong-un.

La situazione torna ora a farsi difficile per la Sony perché Wikileaks non si fa intimidire da minacce di querele. Migliaia di persone stanno ora esplorando il malloppo, e pian pianino vengono fuori nuovi fatti evidentemente destinati a rimanere privati. Lo scambio di lettere fra il professore Henry Louis Gates Jr., conduttore di “Finding Your Roots” (Trova le tue radici), e il Ceo Michael Lynton, è quanto mai trasparente. Gates, un afro-americano molto noto e rispettato, scrive che “una megastar” chiede che nella ricostruzione della sua genealogia venga omesso un avo che aveva posseduto schiavi.

Gates riconosce che rispondere alle richieste “di Batman” sarebbe una forma di censura, che andrebbe contro il regolamento della PBS. Ma Lynton gli risponde: «Se non lo sa nessun altro, dopotutto toglierei questo particolare». Purtroppo ora lo sanno tutti. Gates sostiene che la sua decisione è stata poi solo dettata dall’economia del programma, e che Affleck aveva un bis-bisnono molto più interessante, che è poi quello di cui si parla nel programma, tale Almon Bruce French che divenne un leader del movimento dello spiritualismo, e alla fine dell’Ottocento percorse gli Stati Uniti tenendo sedute spiritiche e sostenendo di poter parlare con i trapassati.

«Ci siamo concentrati su quello che ci sembrava interessante», sostiene oggi Gates. Nel programma, si parla anche della mamma di Ben, che fu molto attiva nel movimento dei diritti civili e partecipò alle marce della “Freedom Summer” del 1964. La censura appare particolarmente scorretta, considerato che altri personaggi – come il noto giornalista Anderson Cooper – hanno accettato senza proteste che venisse rivelato che i loro avi avevano avuto schiavi.