Venezia al via con il film musical “La La Land” diretto dal regista Damien Chazelle

Musica, danza, il glamour delle star protagoniste e un regista appena 31enne (ma già candidato all’Oscar) per aprire La 73ma Mostra di Venezia, in programma al Lido dal 31 agosto al 10 settembre: è La La Land, diretto dal 31enne Damien Chazelle (Whiplash) e interpretato da Emma Stone in coppia con Ryan Gosling, il film scelto per l’inaugurazione. E il futuro ha l’esperienza ampiamente collaudata di Alberto Barbera, confermato dal cda della Biennale alla guida della Mostra fino al 2020. «Si tratta del riconoscimento del lavoro svolto fino ad oggi da Barbera», spiega il presidente della Biennale, Paolo Baratta, «anche in considerazione dell’avvio di importanti progetti mirati alla crescente qualificazione internazionale della Mostra. La continuità, in questo scenario, diventa un valore aggiunto». 

NOVITÀ
Tra le novità dell’edizione 73, Baratta ha anche annunciato la creazione di una sala da 450 posti che sorgerà sul “buco” davanti al Casinò, finalmente ricoperto dal Comune di Venezia e destinato agli spettatori: l’iniziativa, concepita per potenziare la sezione “Cinema nel giardino”, si propone di allargare a il Festival a tutto il pubblico, non solo agli accreditati. Prenderà il via quest’anno anche Venice Production Bridge, un programma dedicato alla presentazione e allo scambio di progetti inediti di film e work in progress, per favorirne lo sviluppo e la realizzazione. La La Land, che dopo la Mostra verrà distribuito in Italia da 01 con Leone Group, è un omaggio al musical americano degli anni d’oro. «Il film di Chazelle si rifà a capolavori come Un americano a Parigi di Minnelli e New York New York di Scorsese», spiega Barbera, «ma nello stesso tempo reinventa il genere rifondando i suoi canoni». 

ILLUSIONI
Ambientato a Hollywood, scandito da spettacolari numeri di canto e danza, La La Land ha per protagonisti due sognatori che nella città degli angeli e delle mille illusioni inseguono le loro passioni: lui (Gosling) è un musicista jazz costretto a mantenersi suonando in squallidi pianobar, lei (Stone) fa la cameriera aspettando la grande occasione nel cinema. Il loro amore viene messo alla prova dal successo che a un certo punto bussa alla porta di entrambi.
Nel cast anche K. J. Simmons, premiato con l’Oscar per il ruolo (strepitoso) del sadico professore di musica in Whiplash, mentre Chazelle si è detto «emozionato e onorato» di aprire la Mostra.

ANTICIPAZIONI
Intanto cominciano a prendere corpo le prime illazioni sui film che inseguiranno il Leone d’oro (e quello d’argento, che da quest’anno assume ancora più importanza e diventa il secondo riconoscimento del Festival).
Dall’estero potrebbero sbarcare in Laguna Oliver Stone con il suo Snowden, che già fa discutere, e Martin Scorsese con Silence ambientato nel Giappone del 17mo secolo e interpretato da Liam Neeson, Andrew Garfield, Adam Driver. E se è ancora presto per delineare un ipotetico drappello italiano, sono pronti alcuni film che sembrano “naturalmente” candidati alla Mostra: La tenerezza di Gianni Amelio, una storia di sentimenti interpretata da Renato Carpentieri, Giovanna Mezzogiorno, Elio Germano e Micaela Ramazzotti, Sette minuti di Michele Placido con Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Fiorella Mannoia, Maria Nazionale, Violante Placido, la commedia Non dirlo a mamma di Cristina Comencini con Ramazzotti e Paola Cortellesi, Indivisibili di Edoardo De Angelis. 

 
In ogni caso non si annoierà il presidente della Giuria Sam Mendes, reduce dai successi della saga James Bond (Skyfall e Spectre) e pronto a girare The Voyeur’s Motel. «Il mio più bel ricordo di un festival è il lancio di Era mio padre alla Mostra 2002», dice il regista inglese. E c’è attesa per Sonia Bergamasco, la madrina di questa 73ma edizione: coprotagonista di Quo vado? accanto a Zalone, l’attrice è stata la rivelazione comica dell’anno.