In Tunisia seconda edizione del Festival del cinema Mediterraneo Manarat. L’Italia tra gli ospiti d’onore

In Tunisia seconda edizione del Festival del cinema Mediterraneo Manarat. L’Italia tra gli ospiti d’onore
di Elena Panarella e Rossella Fabiani
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Domenica 30 Giugno 2019, 12:07
Al via domani la seconda edizione del Manarat Film Festival per il cinema mediterraneo che si svolge in Tunisia dal 1 al 7 luglio. Il festival Manarat (“fari” in arabo) è nato con il desiderio di mettere insieme le diverse parti interessate al cinema mediterraneo per promuovere una cooperazione comune. «Il Manarat Festival vuole affermare il suo nome nella scena cinematografica del Mediterraneo, offrendo ai tunisini l’opportunità di sentirsi parte integrante della ricchezza del Mediterraneo», dice la produttrice e anima del festival, Dora Bouchoucha.

L’edizione di quest’anno vede l’Italia e l’Egitto come paesi ospiti d’onore con un omaggio alla cinematografia contemporanea italiana ed egiziana. Ma il programma prevede ben 54 film tra lungometraggi e documentari da oltre 20 paesi del Mediterraneo. Non solo. Anche dibattiti tra varie figure eminenti dell’industria cinematografica come pure incontri tra i rappresentanti del settore e le istituzioni su alcuni dei problemi legati alla distribuzione dei film arabi. Ma, soprattutto, sono molto attese le proiezioni gratuite su nove spiagge dal nord al sud della costa tunisina: da La Marsa a Djerba, Sfax, Gabès, Monastir, Biserta, Korba, Hamman-Lif e Kheirredine. 

Dora Bouchoucha ricorda che il festival vuole rendere omaggio anche agli ospiti della regione mediterranea, tra cui gli artisti Mahmoud Hemida, Elham Shahin, Nelly Karim e il regista Yusra Nasrallah dall’Egitto, Helmi el-Doridy dalla Tunisia e i fratelli Dardenne dal Belgio. I film in concorso sono dieci. La giuria del festival comprende cinque membri: lo scrittore algerino Kamal Daoud, l’attrice egiziana Salwa Mohamed Ali, il regista francese Michel Leclair, l’artista tunisina Suhair Ben Amara e l’attrice turca Damla Sounmaz. Inoltre, ci saranno performance speciali che saranno seguite da varie sessioni di discussione con registi e attori.

L’edizione 2019 del festival sarà poi testimone del lancio di una nuova iniziativa, ovvero la Arab Film Platform che comprende sette paesi: Tunisia, Marocco, Algeria, Palestina, Egitto, Libano e Giordania. Un festival che, secondo gli organizzatori - tra i quali l’Istituto francese di Tunisia (Ift), il Centre National du Cinéma e de l’Image tunisino (Cnci) – vuole essere un evento popolare, oltre che una piattaforma di scambio tra i professionisti e i produttori di cinema delle due sponde del Mediterraneo. E che è anche un’occasione per confermare la stabilità del Paese e la sua voglia di vivere in pace tutte le espressioni della società, a cominciare dalla cultura e dallo spettacolo, nonostante gli attentati terroristici che ci sono stati soltanto pochi giorni fa a Tunisi e a Gafsa.
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