Torna a volare il box office
gli italiani guidano la ripresa

Alrssandro Gassmann, Marco Giallini e Gianmarco Tognazzi in "Ritorno al crimine" di Massimiliano Bruno
di Gloria Satta
3 Minuti di Lettura
Martedì 29 Settembre 2020, 10:07
Il cinema continua a riprendersi. Volano gli incassi: a 105 giorni dalla riapertura delle sale, il week end appena concluso ha totalizzato 2.400.993 euro registrando un incremento del 53,59 per cento rispetto al fine settimana precedente che aveva dovuto accontentarsi di 1.563.284 euro. Bicchiere mezzo vuoto: se guardiamo allo stesso periodo dell’anno scorso, il box office risulta in perdita del 64,19 per cento. Ma bisogna considerare il bicchiere mezzo pieno: malgrado la pandemia e il fatto che il 20 per cento delle sale sia ancora chiuso, la ripresa è evidente e induce a sperare in un miglioramento ulteriore.
I SET. E il numero di set che continuano ad aprirsi nello stretto rispetto dei protocolli sanitari (mascherine e tamponi per tutti) rinforza la fiducia dei un settore, in quello del cinema, che dal covid 19 ha ricevuto un’autentica mazzata. L’ultimo annuncio di inizio riprese riguarda ”L’ombra di Caravaggio”, il film internazionale che Michele Placido ha iniziato a girare a Napoli con Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti. E, su scala molto più grande, si sono concluse le riprese di ”Avatar 2”, l’atteso sequel del campione d’incassi di tutti i tempi: il nuovo kolossal di Jim Cameron uscirà nel dicembre 2022.
TOP TEN. Il portale cineguru, il più puntuale nelle analisi del mercato cinematografico, registra l’andamento degli incassi. In testa alla top ten c’è ”Il giorno sbagliato”, l’action movie con Russel Crowe (407.556 euro incassati in quattro giorni), ma a guidare la carica degli italiani è ”Padrenostro” di Claudio Noce (363.301), il toccante film per cui Pierfrancesco Favino ha vinto la Coppa Volpi a Venezia. Si difende bene un altro titolo lanciato al Lido, ”Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli (266.512 euro) mentre ”Tenet” continua ad attirare il pubblico (ha superato i 6 milioni), va sempre forte ”After 2” (oltre i 4) e ”Waiting for the Barbarians”, protagonista Johnny Depp, è risultato il migliore del week end per media a copia (1625 euro per 108 sale). E il risultato della raffinata commedia agrodolce francese ”Il meglio deve ancora venire”, interpretato dai mostri sacri Fabrice Luchini e Patrick Bruel (312. 790 euro), dimostra che il cinema d’autore può ancora contare su un pubblico affezionato.
BLOCKBUSTER. Ma perché il box office torni ai livelli pre-pandemia c’è bisogno dei blockbuster americani, non solo in Italia ma nel mondo intero. E a Hollywood non hanno nessuna intenzione di ”bruciare” le armi migliori in una stagione ancora flagellata dai contagi. E’ il motivo per cui sono stati ulteriormente rimandati spacca-botteghini potenziali come ”Black Widow”, ”Assassinio sul Nilo”, ”West Side Story” lasciando così il posto, fino a Natale, ai pezzi da 90 italiani. Primo tra tutti l'attesissimo ”Ritorno al crimine” di Massimiliano Bruno che 01 Distribution e RaiCinema hanno deciso di mettere in circolazione con un mese d’anticipo, cioè il 29 ottobre. Seguirà l’esempio un altro grande successo annunciato come ”Si vive una volta sola” di e con Carlo Verdone, pronto da otto mesi ma congelato dal lockdown? Ancora non si sa.
CAMPIONE. Intanto, per riprendersi definitivamente, il mercato globale punta tutto su 007 e il suo nuovo film, l’ultimo con Daniel Craig: ”No Time To Die” che uscirà il 12 novembre in tutto il mondo, Italia compresa. Ma se il mercato Usa piange (”Tenet” ha totalizzato in patria solo 41 milioni di dollari, ”The New Mutants” poco più di 19, ”Unhinged” 17), passata la paura del virus la Cina se la ride. ”The Eight Hundred”, produzione kolossal sulla battaglia di Shanghai combattuta nel 1937 durante il secondo conflitto cino-giapponese, regia di Guan Hu, ha incassato in patria oltre 331 milioni di dollari e più di 430 milioni nel mondo intero: è fino ad oggi il più grande successo commerciale di questo disgraziatissimo 2020. E rappresenta per tutti la speranza che, dopo l’incubo, il cinema potrà tornare quello di una volta.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA