Tiramisù, quando un dolce può aiutare la carriera: ecco il nuovo film di Fabio De Luigi

Tiramisù, quando un dolce può aiutare la carriera: ecco il nuovo film di Fabio De Luigi
di Alessandro Tittozzi
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Mercoledì 3 Febbraio 2016, 15:57 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 13:25

La vita può cambiare all’improvviso grazie a un tiramisù. E’ la curiosa storia di Antonio Moscati (Fabio De Luigi), che a causa del dolce preparato dalla moglie Aurora (Vittoria Puccini), riesce a scalare tutti i gradini della sua carriera professionale, fino a trasformarsi in un cinico uomo d’affari. Fabio De Luigi firma così la sua prima regia in un film divertente e pieno di colpi di scena, di cui è anche autore. Antonio fa il rappresentante di prodotti farmaceutici e gira con poco entusiasmo gli studi dei medici della mutua, cercando ogni giorno di vendere garze e bende. I risultati del suo lavoro non sono esaltanti e l’uomo teme di perdere l’amore e la stima della moglie. Tutto cambia per un caso fortuito: al centro della svolta un tiramisù preparato proprio da Aurora.  Un medico lo assaggia, e la vita di Antonio cambia. Il dolce diventa così  il primo innocente gradino di una serie di intrallazzi orditi per ottenere sempre più successo nel campo della sanità. Il protagonista,  attraverso mille imprevisti e gag esilaranti, si trasformerà in un’altra persona. Il nuovo Antonio, ora sì, rischierà di perdere la sua bella Aurora, disgustata dall’atteggiamento cinico del marito.  Intorno alla coppia ruotano due personaggi frustrati e figli del malessere odierno:  il cognato di Antonio, lo scaltro Franco (Angelo Duro), trentenne divorziato con una figlia di sette anni e che cambia fidanzata ogni settimana, e Marco (Alberto Farina), perennemente depresso perché la sua enoteca è sempre vuota a causa del suo atteggiamento sciatto e disfattista. Nel cast anche Pippo Franco e Orso Maria Guerrini. Il film prodotto dalla Medusa, uscirà nelle sale italiane il prossimo 25 febbraio. Una spassosa commedia degli equivoci che farà anche riflettere sui rischi di chi vuole volare troppo in alto, e come Icaro, rischia di bruciarsi le ali.


 

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