Spielberg come Bond: ciak in riva al Tevere

Spielberg come Bond: ciak in riva al Tevere
di Gloria Satta
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Martedì 18 Ottobre 2016, 00:16 - Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 19:26
Roma ha ospitato gli spericolati inseguimenti di James Bond in Spectre, il Vaticano è protagonista dell’attesa serie internazionale The Young Pope diretta dal premio Oscar Paolo Sorrentino (in onda su Sky dal 21 ottobre), le Terme di Caracalla hanno fatto da sfondo alle imprese modaiole-demenziali di Zoolander. Il prossimo pezzo da novanta del cinema, pronto a sbarcare da noi, è Steven Spielberg.

E’ infatti nel Lazio che il regista americano, tre volte Premio Oscar, ha intenzione di ambientare il suo nuovo film The Kidnapping of Edgardo Mortara, interpretato da Oscar Isaacs (Star Wars, X Men) e Mark Rylance (Il ponte delle spie) e ispirato all’omonimo libro di David Kertzer basato su una storia vera: quella del ragazzino ebreo bolognese che nel 1858 venne battezzato di nascosto dalla domestica e portato in segreto a Roma per essere allevato nella religione cattolica.

Spielberg sta cercando nella provincia laziale gli ambienti giusti per il film, mentre va avanti l’ambizioso progetto di Robert De Niro di realizzare nella Capitale il remake di Vacanze romane (l’originale diretto da William Wyler e datato 1953 verrà proiettato stasera sulla Scalinata di Trinità de’ Monti alla presenza dei figli di Gregory Peck di cui ricorre il centenario).

Progetti e nomi di portata mondiale come Spielberg e De Niro avranno il potere di convogliare sul territorio investimenti, visibilità e tanto turismo. La ricaduta economica di Spectre, il kolossal che l’anno scorso ha “occupato” la Capitale per tre mesi, è stata incalcolabile: la produzione dava lavoro ogni giorno a 7-800 persone e, per dirne una, aveva affittato 400 stanze d’albergo per tutto il periodo.

DATABASE
«Il cinema è un veicolo strategico di promozione del nostro Paese nel mondo», ha dichiarato il ministro Dario Franceschini in un’intervista al Messaggero, annunciando la creazione di un database nazionale in cui le Film Commission regionali (ne esistono 17) possano mettere in rete il patrimonio nazionale. Il modello è proprio il portale della Roma Lazio Film Commission, attivo da anni e basato su una tecnologia molto avanzata. Attraverso una ricerca sempre più circostanziata, è possibile individuare location ad hoc con relative caratteristiche e prezzi.

Esempio: se cerchi un castello, puoi via via specificare se lo vuoi aristocratico o alternativo, arredato o vuoto, vicino al mare o in campagna ecc. Ma c’è di più. E’ stata appena lanciata un’app con relativo visore che permette di vedere in 3D e a 360 gradi le varie location della Regione: il risultato è strabiliante, ti sembra di essere sul posto. Tra le bellezze laziali più gettonate da registi e produttori stranieri di cinema tv e pubblicità figurano il Colle di Tora, l’Abbazia di Fossanova, Sabaudia, Cerveteri, Arpino, Calcata, Veio, Sperlonga.

VARIETÀ
«Oltre alla Capitale», spiega il presidente di Roma Lazio Film Commission Luciano Sovena, «intendiamo promuovere le meraviglie dell’intera Regione. Mare, monti, collina, laghi, fiumi, monumenti storici, antichi borghi: possiamo offrire una grandissima varietà di scenari». Aggiunge il direttore generale Cristina Priarone: «Avevamo proposto la mappatura nazionale delle location a tre ministri precedenti, ma solo Franceschini ha accolto l’idea immediatamente e con entusiasmo».

Al grido di “Casa tua diventa un set”, il portale accoglie inoltre le offerte dei privati che mettono le loro proprietà a disposizione del cinema. E la nuova legge sul cinema, già passata in Senato, per la prima volta riconosce l’esistenza e il valore strategico delle Film Commission che negli ultimi anni, in base alle rispettive disponibilità, hanno tenuto in piedi il cinema nazionale. Quella del Lazio, che può contare sui 23 milioni della Regione destinati all’audiovisivo, è la più ricca.

Il 21 ottobre il presidente Nicola Zingaretti lancerà il nuovo bando per assegnare 10 milioni alle coproduzioni, un altro strumento importante per rilanciare l’immagine (e l’economia) del territorio a livello internazionale. L’anno scorso quasi sette milioni sono serviti a finanziare 12 film (tra cui 7 minuti di Michele Placido, Non è un paese per giovani di Veronesi) 2 fiction (una è I Medici), 2 documentari, una serie tv animata. Tutte le Film Commission si riuniranno oggi a convegno a Cinecittà. Sempre più agguerrite e necessarie.
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