Roman Polanski non potrà tornare negli Usa senza rischiare l'arresto

Roman Polanski
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Martedì 4 Aprile 2017, 14:02
Un giudice della California ha negato al regista Roman Polanski di poter tornare negli Stati Uniti
senza rischiare l'arresto in relazione ad un caso di stupro ai danni di una 13enne avvenuto nel 1977. Il cineasta è fuggito in Europa nel 1978, prima della sua condanna, e da allora si è spostato da un paese all'altro, evitando l'estradizione.

Attraverso il suo legale, Polanski aveva richiesto formalmente alla Corte Suprema di Los Angeles di poter sapere in anticipo e ufficialmente se, in caso di ritorno negli Usa, sarebbe stato detenuto. Ma il giudice Scott Gordon ha negato la possibilità di portare avanti il caso senza la presenza dell'imputato. Polanski, si precisa, non può discutere la propria posizione giudiziaria dall'estero. La stessa corte aveva già negato una richiesta analoga
per la condanna in contumacia nel 2010.

Il caso risale al 1977, quando il regista franco-polacco ha ammesso di aver abusato sessualmente di una ragazzina di 13 anni nella villa del suo amico Jack Nicholson e trascorse 42 giorni sotto la supervisione psichiatrica prima di uscire su cauzione. Ci si aspettava che, in cambio della confessione, il giudice non emettesse una condanna pesante. Ma poco prima della sentenza Polanski fuggì in Francia. Da allora, il regista non ha più messo piede negli Stati Uniti.
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