Da "Ocean Eleven" a "American Hustle"
Noi abbiamo un debole per i film su truffe, stangate e affini, dal furto con destrezza alla banda che svuota Fort Knox (incluse le storie più ludiche di spionaggio, mentre i film su maghi e prestigiatori tendono a barare rovinando il gioco). Ma a forza di cadere imbambolati davanti a lavori anche molto diversi come “Ocean Eleven” o “Rounders”, il glorioso “American Hustle” o il sottovalutato “Duplicity”, abbiamo capito che in fondo tutti questi film sono metafore del cinema e del suo immenso repertorio in progress di trucchi e meraviglie.
Cinema e illusione
Dalla seduzione divistica alla scelta delle inquadrature, dalla perizia con cui si susseguono luci e colori ai giochi di montaggio, in fondo i truffatori sono provetti registi che dirigono (o sviano) l’attenzione delle loro vittime come il cinema fa con gli spettatori (e se Orson Welles era anche un grande illusionista una ragione ci sarà). Insomma il divertimento consiste nel lasciarsi abbindolare e dopo, solo dopo, scoprire il trucco. Ma il piacere raddoppia quando l’azione si fonde a una trama sentimentale come in questo lieve, futilissimo, irresistibile “Focus”, terzo titolo firmato in coppia da due sceneggiatori-registi così abili che non ci sorprenderebbe vederli puntare più in alto.
Bomba sexy
Si comincia dalla fine, con la bomba sexy Margot Robbie (già signora Di Caprio in “The Wolf of Wall Street”, ma qui molto più valorizzata) che cerca di sedurre Will Smith senza sapere che è un collega più esperto di lei. Si va avanti in un crescendo di trovate che coinvolge una combriccola di complici esperti in ogni possibile performance delittuosa, dal borseggio alla clonazione di carte, bancomat e molto altro, mentre la sarabanda amorosa fra l’incantevole bionda e quel professionista svelto ma malinconico procede parallelo al coinvolgimento della ragazza, spesso a sua insaputa, in colpi sempre più grossi. Senza che sia mai chiaro se il suo complice la usa o la ama, e fino a che punto.
Caratteristi
Ma la cosa più notevole, oltre alle parentesi in chiave di commedia garantite da caratteristi grandiosi come il cinese BD Wong, il corpulento Adrian Martinez o il maturo Gerald McRaney, è la disinvoltura con cui il film tira sotto i nostri occhi i fili del racconto. Magari deviando bruscamente su una figura secondaria per poi riportarci verso il tronco centrale della vicenda. Purissimo intrattenimento, che reinventa in allegria anche luoghi reali e arcinoti come New Orleans o Buenos Aires. Ma con una classe e una mancanza di pretese così rare (e benvenute) da sfiorare l’arte.
FOCUS - NIENTE È COME SEMBRA
(commedia, Usa, 104’)
di Glenn Ficarra e John Requa, con Will Smith, Margot Robbie, Rodrigo Santoro, Gerald McRaney, B.D. Wong, Adrian Martinez
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